The Lone Ranger moderatamente primo

Box office 4-7 luglio: l'estate avanza e scendono inesorabilmente gli incassi, con il film Disney che incassa solo 1,1 milioni di euro. Salvo entra in top ten.

Le condizioni meteo altalenanti avrebbero potuto favorire una ripresa dei dati del box office – nettamente in calo nei due scorsi weekend – e invece, anche per colpa dello scarso appeal di un titolo come The Lone Ranger, si conferma il trend negativo. Il titolo Disney – che dopo John Carter incassa un’altra batosta – sta andando male anche negli Stati Uniti e da noi arriva appena ad 1,1 milioni di euro. Tanto basta però per conquistare il primo posto, anche se World War Z, secondo, non è così lontano (810mila euro) e il film con Brad Pitt potrebbe alla fine conquistare il primato degli incassi in questo desolante scorcio di stagione (il totale, 3,6 milioni di euro, non è infatti troppo lontano da quello di L’uomo d’acciaio: 4,2).
Sarebbe interessante interrogarsi sui perché di risultati così differenti tra questi tre blockbuster: L’uomo d’acciaio ad esempio è andato molto bene in America, ma ha sostanzialmente fallito da noi. Sia The Lone Ranger che il nuovo – ennesimo reboot di Superman – scontano evidentemente da noi l’eccessivo marchio “americanizzante” e tradizionalista: entrambi i personaggi infatti sono figli della cultura popolare statunitense degli anni Trenta, dominata da una ingenua fiducia nel progresso e in valori semplici e immediati, senza lati oscuri. E’ questo forse che li rende meno appetibili, una situazione senz’altro aggravata dalla mancanza di popolarità dei protagonisti dei due film (Depp è semplicemente la spalla di Armie Hammer; Henry Cavill è decisamente troppo rigido per rivitalizzare un personaggio che da Christopher Reeve ad oggi non ha più trovato un volto adatto). Così, tra i due, meglio è andata al Brad Pitt di World War Z, un blockbuster che sa tanto di anni Novanta (ironia, action, violenza non troppo esplicita, un protagonista non muscolare costretto a cavarsela, ecc.), una formula che evidentemente è ancora lungi dall’invecchiare.
Dal resto della top ten arrivano due buone notizie per il nostro cinema: La grande bellezza – che è tra i primi dieci da ben sette weekend – sale dal settimo al sesto posto, pur scendendo negli incassi, e – con un totale vicino ai 6,2 milioni – diventa il maggior successo di Paolo Sorrentino, superando This Must Be the Place.
Pur quasi dimezzando gli incassi rispetto allo scorso weekend, sale anche Salvo che si avvale del crollo degli altri titoli in competizione – a partire da Cha cha cha – e passa dal 13esimo al decimo posto.

1) The Lone Ranger € 1.144.048
2) World War Z € 816.335
3) L’uomo d’acciaio € 317.840
4) Dino e la macchina del tempo € 134.461
5) After Earth € 83.360
6) La grande bellezza € 60.020
7) Una notte da leoni 3 € 57.021
8) Into Darkness – Star Trek € 47.541
9) To the Wonder € 40.000
10) Salvo € 32.118

ALESSANDRO ANIBALLI