Venezia 70, la mostra degli imprevisti presentata dal direttore Barbera

La settantesima edizione della Mostra di Venezia dribbla le difficoltà con sorprese, novità e grandi autori, da Gianni Amelio a Terry Gilliam.
Intervista ad Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra del Cinema di venezia, a cura di Emanuele Rauco

Come affrontare i primi 70 anni della Mostra del Cinema di Venezia? Secondo il direttore Alberto Barbera, che oggi ha presentato alla stampa il programma della manifestazione, sorprendendo lo spettatore. E il cartellone della Mostra che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre conferma questo proposito: meno film (54 in selezione ufficiale) per permettere una programmazione meno frenetica e più intelligente, ben due documentari in concorso – tra cui quello atteso di Errol Morris su Rumsfeld – e un occhio curioso al cinema in tutte le sue forme, sia quelle spettacolari che non rinunciano alla bellezza (Gravity di Alfonso Cuaròn che apre fuori concorso) sia gli esperimenti più estremi del linguaggio filmico, come The Police Officer’s Wife di Philip Groning o Stray Dogs di Tsai Ming-liang.

3 i film italiani in concorso, con un maestro e due sorprese: “orfani” di Daniele Luchetti che ha scelto Toronto, Venezia presenta Gianni Amelio – in debito con la Mostra dopo la querelle su Il primo uomo, con L’intrepido, commedia drammatica con Antonio Albanese e porta due film che si annunciano vitali e originali come l’esordio di Emma Dante, Via Castellana Bandiera, tratto da un romanzo della grande autrice teatrale, e Sacro GRA di Gianfranco Rosi, documentario creativo frutto di 3 anni vissuti pericolosamente sul Grande Raccordo Anulare. Scorgendo il programma non si può poi non salutare la presenza di due grandi autori come Terry Gilliam, in concorso col nuovo The Zero Theorem, e Miyazaki Hayao, il più grande autore vivente di cinema d’animazione che ha chiesto di essere in competizione con The Wind Rises, uno dei film più attesi dagli spettatori della Mostra. E poi non mancano, nelle varie sezioni, gli horror, i film di fantascienza, i film che puntano agli Oscar (Philomena di Stephen Frears), le sperimentazioni, i cortometraggi, i cartoons e i documentari da ogni parte del mondo. Un compleanno che Venezia festeggia nel segno dell’imprevisto e dell’amore per il cinema: un cinefilo non chiede di meglio.

EMANUELE RAUCO