Il ministro Bray al Lido di Venezia per discutere “Il futuro del cinema”

Interviste a Nicola Borrelli, Riccardo Tozzi, Lionello Cerri e Martha Capello dal convegno "Il futuro del cinema: da settore assistito a industria culturale strategica"
Intervista a Riccardo Tozzi a cura di Marilena Vinci
Intervista a Nicola Borrelli a cura di Marilena Vinci
Intervista a Lionello Cerri a cura di Marilena Vinci
Intervista a Martha Capello a cura di Marilena Vinci

Il cinema italiano deve smettere di essere “settore assistito” e diventare “un’industria culturale strategica”. Con questo il monito il ministro per i Beni Culturali, Massimo Bray, è intervento al convegno “Il futuro del cinema: da settore assistito a industria culturale strategica” che si è svolto al Lido di Venezia, nell’ambito degli incontri Venezia Industry della Mostra del Cinema per fare il punto sullo stato dell’arte dell’industria cinematografica italiana dopo la stabilizzazione del Tax Credit e verso la Conferenza Nazionale. Tra le priorità indicate dal ministro: stop a interventi tampone sì a una legge di sistema del cinema e dell’audiovisivo, governance integrata dell’intero comparto, allargare alle produzioni tv le agevolazioni fiscali, salvaguardare le piccole sale, incentivare le produzioni internazionali che girano in Italia. Inoltre “la Mostra di Venezia ha bisogno soprattutto di un luogo per il mercato del cinema e in questo senso solleciterò il governo”.

Il ministro, che si è definito “appassionato di cinema”, ha detto che il cinema “ha ormai le caratteristiche di vero e proprio meta-settore – in cui le profonde esigenze di trasformazione e di sistematizzazione devono trasformarsi in visione, direttrici di intervento e azioni, in grado di far leva sulle capacità e sui plus del sistema, attraverso iniziative e strumenti adeguati, per dare nuovo impulso all’intero comparto”.

Bray ha ricordato che “con il decreto-legge ‘valore cultura’, il tax credit è stato reso permanente, con lo stanziamento annuo che tutti auspicavamo: questo è molto importante sia nell’ottica della possibilità, per i produttori e l’intera filiera, di programmare in un quadro di stabilità di questo strumento, sia per la possibilita’ di attrarre sul territorio italiano le produzioni internazionali”.

Nutrita la delegazione dei rappresentanti del mondo del cinema che, moderati dall’AD di Luce Cinecittà Roberto Cicutto, hanno esposto le criticità del settore e le possibili linee d’intervento. Partecipano, tra gli altri, il Presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, il Presidente di ANICA Riccardo Tozzi, il Presidente della sezione produttori di ANICA Angelo Barbagallo, il Presidente dell’Anec Lionello Cerri, il direttore generale Cinema del MiBAC Nicola Borrelli, la Presidente AGPC Martha Capello e il Coordinatore nazionale di 100 autori Maurizio Sciarra,