La ministra Kyenge a Venezia 70 per “Italy amore mio”

Presentato il film di Ettore Pasculli che affronta le violenze psicologiche nei confronti delle donne e le difficoltà di integrazione nel nostro Paese dei figli di genitori stranieri.
Intervista alla ministra Cécile Kyenge a cura di Marilena Vinci
Intervista a Ettore Pasculli e Daniele Rosa a cura di Marilena Vinci

“Il cinema è il miglior modo per portare avanti messaggi delicati, come l’integrazione, perché arriva facilmente a tutti”. La ministra per l’Integrazione e le Politiche Giovanili Cècile Kyenge parla così alla 70° Mostra del cinema di Venezia, dov’è arrivata per assistire alla presentazione di Italy amore mio di Ettore Pasculli, film che affronta le violenze psicologiche nei confronti delle donne e le difficoltà di integrazione nel nostro Paese dei figli di genitori stranieri.

Il soggetto, che trae una prima ispirazione dal testo Il monopolio dell’Uomo (Anna Kuliscioff, 1890), racconta la storia Alina, una giovane ragazza rumena che si trova a fronteggiare lo scontro fra due culture: quella orientata alla chiusura, impressa dalla famiglia tra le mura domestiche e sul lavoro, e quella assimilata nella società in cui è cresciuta, animata da principi di libertà e uguaglianza. Realizzato con l’aiuto della Bayer, Italy Amore Mio vuole raccontare l’anima multietnica del nostro Paese e come essa non sia un remoto futuro ma un presente spesso e inconsciamente ignorato.