Uno dei più grandi maestri del cinema moderno, Andrzej Wajda, racconta una delle più grandi figure della politica moderna, Lech Walesa, leader di Solidarnosc, il movimento polacco che contribuì a sconfiggere la dittatura sovietica in Polonia. Accade in Walesa – Man of Hope, il nuovo film biografico di Wajda (che verrà insignito prima della presentazione ufficiale anche del premio Persol) presentato fuori concorso alla 70^ Mostra del Cinema di Venezia. Il film ritrae il percorso del leader politico dal lavoro operaio alla formazione dei primi movimenti sindacali d’ispirazione cattolico, arrivando alle questioni internazionali: Wajda non dimentica però che dietro il leader c’è l’uomo e la sua vita privata, le fragilità psicologiche.
Una biografia che poteva diventare un santino ma che invece Wajda ricollega al suo cinema, inserendo elementi de L’uomo di ferro e creando quindi una sorta di trilogia con L’uomo di marmo, continuando a raccontare come ha sempre fatto la storia della Polonia, una nazione piccola e che invece è sempre risultata centrale nella storia d’Europa. Walesa – Man of Hope è una nuova prova della forza del cinema di Wajda, del suo lavoro con i materiali e con gli attori, partendo dal protagonista Robert Wieckiewicz fino a Maria Rosaria Omaggio, chiamata a interpretare il ruolo che l’attrice aspettava da una vita, quello di Oriana Fallaci, i cui libri sono giunti anche in Polonia proprio durante le riprese del film.
EMANUELE RAUCO