Il Trentino e la montagna secondo Andrea Segre

Andrea Segre presenta in Orizzonti il suo ultimo film, La prima neve, racconta di amicizia e lutto sullo sfondo delle Dolomiti.
Intervista a Giuseppe Battison e Anita Caprioli a cura di Emanuele Rauco
Intervita ad Andrea Segre a cura di Emanuele Rauco

Dopo la grande accoglienza di Io sono Li, anche il secondo film di finzione di Andrea Segre approda alla Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Orizzonti: La prima neve sposta l’attenzione dalla laguna e dal mare di Chioggia alle montagne trentine della valle dei Mocheni in Trentino. Qui racconta la storia di Dani, un immigrato africano in attesa dei documenti per poter andare a Parigi a cercare un posto nel mondo e dimenticare la morte della moglie, e il piccolo Michele, ragazzino che soffre a causa della morte del padre. Le rispettive mancanze saranno le vie per cominciare a conoscersi.

Interpretato da Jean Christophe Folly e dal piccolo Matteo Marchel, il film di Segre segue come il precedente la storia di una strana coppia, di due mondi che si attraggono nonostante le differenze, che si integrano a dispetto del mondo. La prima neve però è un film più corale, che segue anche i percorsi dei personaggi secondari, come la madre di Michele interpretata da Anita Caprioli, il nonno (la rivelazione Peter Mitterrutzner) e lo zio giocoso di Giuseppe Battiston. E poi i boschi, le montagne e l’attesa della neve, il cui primo arrivo segna l’arrivo dell’inverno che rende più bello il paesaggio, ma anche la fine delle speranze.

EMANUELE RAUCO