Il cinema espanso al Festival di Roma 2013

Svelata oggi la programmazione di CinemaXXI, la sezione dedicata al cinema sperimentale e alternativo del Festival del Film di Roma.
Intervista a Paolo Moretti
Intervista a Giovanna Melandri
Intervista a Giona Nazzaro

Era l’unica sezione che mancava al cartellone del Festival del Film di Roma e ora è stata svelata: al MaXXI di Roma, Giovanna Melandri e Marco Muller, assieme al comitato di selezione tra cui Giona Nazzaro hanno presentato il programma di CinemaXXI, la sezione del festival dedicato al cinema espanso, alle opere sperimentali e ai formati che oltrepassano le soglie con il cinema convenzionale. Una sezione, figlia degli Orizzonti veneziani, che ha preso il posto degli Extra della gestione Detassis e che presenta un gruppo di film di vario metraggio, lungo medio e corto, che rappresentano l’avanguardia del cinema contemporaneo. Apre L’amministratore di Vincenzo Marra, documentario di uno dei pionieri del nuovo cinema del reale italiano, e chiude The Seventh Walk di Amit Dutta che sintetizza uno dei temi principali della sezione, quello del rapporto tra le arti come cinema, pittura e musica.

Caratteristica principale di questa edizione 2013 di CinemaXXI, che dà un senso all’utilizzo del Museo delle Arti del XXI secolo di Roma, è proprio l’intersezione di opere che con le arti e i linguaggi giocano, a partire dal presidente di giuria Larry Clark, fotografo prima che cineasta. Quasi tutti i registi che partecipano vengono dal teatro, dalle arti visive, dal cinema elettronico e condensano nel cinema queste esperienze: da Fear of Falling di Jonathan Demme (che terrà anche una masterclass) a Little Feet di Alexander Rockwell, da Racconti d’amore di Elisabetta Sgarbi a Beautiful New Bay Area Project di Kiyoshi Kurosawa. Ampia la presenza italiana soprattutto nei corti e nei mediometraggi (selezionati da Paolo Moretti), segno evidente di una vitalità che nell’indipendenza trova un vero e proprio spiraglio di creatività, e da segnalare anche la celebrazione del centenario del cinema indiano. Una selezione ricchissima, come un vero e proprio festival a se stante, dedicato a tutti gli spettatori curiosi di scoprire il cinema che non hanno mai visto.

EMANUELE RAUCO