Barbareschi, un thriller per raccontare i cibi contraffatti con cui ci avvelenano

Al cinema dal 7 novembre "Something Good" diretto e interpretato da Luca Barbareschi. Radio interviste al regista e all'attrice Zhang Jingchu.
Intervista a Luca Barbareschi
Intervista a Zhang Jingchu

Liberamente tratto dal libro Mi fido di te di Francesco Abate e Massimo Carlotto, arriva nelle sale Something Good di Luca Barbareschi, che del film è anche interprete insieme all’attrice cinese Zhang Jingchu.
Il film tratta l’attualissimo tema delle sofisticazioni alimentari raccontando un’intensa storia d’amore nata da un imprevisto incontro: quello tra una giovane donna che ha perso il suo unico figlio, avvelenato da un alimento adulterato,  con Matteo, un italiano che lavora per una multinazionale  con sede ad Hong Kong che traffica cibo contraffatto nel mondo. Due personaggi in antitesi, che ignorano le vite l’uno dell’altra e il fatto che il loro incontro li cambierà profondamente..
Girato tra Hong Kong e l’Italia e di nascosto in parte anche in Cina, Something Good è un thriller convincente ed un buon esempio di cinema italiano internazionale.

Del film era data quasi per certa la partecipazione  al Festival del film di Roma “ma non ci hanno voluti — dice Barbareschi — ho chiesto di partecipare, sembravano interessati, poi non è andata. Evidentemente non sono all’altezza dei festival che si fanno nel nostro paese. Il festival non ci ha voluti? Va bene andiamo con felicità nelle sale”. Una soddisfazione però Barbareschi l’ha ottenuta, il regista ha infatti raccontato dell’apprezzamento ricevuto dal film da parte di Steven Spielberg: “Non lo vedevo da trent’anni, quando l’intervistai e decisi che volevo fare anch’io il regista. L’ho invitato a una proiezione test a Los Angeles ed è andata benissimo”.

Something Good  è nelle sale dal 7 novembre distribuito da 01 in 150 copie.