Il poliziesco e la canzone convivono a Napoli nel film dei Manetti

I Manetti Bros presentano fuori a concorso a Roma Song'e Napule, commedia poliziesca dai suoni neo-melodici con Morelli e Roja.
Intervista ai Manetti Bros a cura di Emanuele Rauco
Intervista ad Alessandro Roja e Giampaolo Morelli a cura di Emanuele Rauco

Alfieri di un cinema popolare e casereccio sulla scia del cinema anni ’70 a loro caro, i Manetti Bros hanno presentato al Festival di Roma Song’e Napule, il loro nuovo film fuori concorso, una commedia poliziesca venata di musica che racconta di Paco, poliziotto pianista che s’infiltra nella band di un cantante neo-melodico allo scopo di scovare un latitante di lungo corso, che presenzierà a un matrimonio in cui Paco dovrà esibirsi.
Prodotto dal compianto Luciano Martino, Song’ e Napule proietta i Manetti per la prima volta a Napoli alle prese con una sorta di cugino dell’Ispettore Coliandro: da una parte la commedia popolare e dialettale, gli equivoci e gli scambi di persona, dall’altre il poliziottesco e gli inseguimenti cittadini (anche se la perizia tecnica di Castellari & co. era un’altra cosa). Ad amalgamare le due parti, la musica neo-melodica interpretata da un perfetto Giampaolo Morelli (anche soggettista del film) nei panni di Lollo Love, star locale che farà scoprire “la vera musica” a Paco, un Alessandro Roja amante della classica che dovrà forzare le proprie convinzioni. Camorra e sangue, certo, ma anche la parte vitale e armoniosa della città partenopea, che regata ai Manetti uno sfondo vivido, mai turistico e i suoni di una colonna sonora curata da Pivio e Aldo de Scalzi che fonde i suoni tipici dell’action tricolore ai gorgheggi.