Müller quello di Roma è un “festaval”

Bilancio positivo per l'ottava edizione del Festival del Film di Roma che si conclude con un +20% di biglietti ed oltre 150mila presenze
Festa, come la si concepì all’inizio, o Festival? Per il direttore artistico, Marco Müller quello di Roma sarà un “festaval”, crasi tra i due termini con cui soddisfare sia i palati dei cinefili che quelli di un pubblico più popolare.
“Nonostante un generale decremento degli spettatori al cinema il Festival di Roma va controcorrente”, ha dichiarato soddisfatto Müller illustrando in conferenza stampa i numeri dell’ottava edizione. +20% di biglietti staccati, oltre 150mila presenze stimate in 10 giorni (nonostante fondi assottigliati per cui si è dovuto rinunciare alle due tensostrutture esterne) e un evento che non ha avuto eguali precedenti nella storia della kermesse capitolina: quello per la première italiana di “Hunger Games: la ragazza di fuoco” che ha attirato all’Auditorium Parco della Musica circa diecimila persone. Un successo da cui sono rimasti estremamente colpiti anche il cast ed i produttori del film al punto da voler presentare anche il terzo capitolo della saga. “Noi, naturalmente, li attendiamo”, ha dichiarato il direttore artistico aggiungendo che sempre all’Auditorium potrebbero arrivare persino gli European Film Awards (EFA), ovvero gli Oscar europei.
Successo in termini di presenze anche per i 9 giorni di casting organizzati dallo sponsor del Lotto ed RB casting a cui hanno partecipato 1200 persone.
Non si conoscono ancora le date della 9a edizione, ma indicativamente dovrebbero essere a metà novembre poiché, spiega Müller: “Le date giuste sono quelle dopo l’American Film Market che si definiscono ogni anno dopo in base al giorno del Ringraziamento che è una festa mobile”.
Cosa migliorare per il futuro? “E’ necessario essere aperti e sapersi mettere in gioco. La nostra filosofia è quella del movimento. – conclude Müller – Ora cercheremo di capire cosa andava e cosa no in questa edizione: questa valutazione sarà il grimaldello per aprire poi nuove porte”.