La strada temporanea di Franco Battiato al Torino Film Festival

Temporary Road di Mario Tani e Giuseppe Pollicelli racconta la vita di Battiato concentrandosi sulla musica e la spiritualità.
Intervista a Mario Tani e Giuseppe Pollicelli a cura di Emanuele Rauco

E’ uno dei più grandi cantautori italiani, di sicuro il più misterioso, Franco Battiato. A raccontarlo, senza l’ambizione di voler fare luci a tutti costi, ci hanno pensato Mario Tani e Giuseppe Pollicelli che al 31° Festival di Torino hanno presentato fuori concorso Temporary Road, documentario che racconta il maestro catanese attraverso una lunga intervista, in cui la vita (anzi Una vita, come dice il sottotitolo) e il percorso spirituale del cantante si alternano al processo creativo che ha dato vita all’ultimo album Apriti Sesamo e al conseguente tour.
Tani e Pollicelli, da tempo fan di Battiato, si accostano all’universo filosofico e intimo del cantautore lasciandolo parlare e riflettere, facendosi guidare dal tono affascinante che segna le sue canzoni e le sue apparizioni pubbliche e che, come ha sottolineato lo stesso Battiato, è il centro di Temporary Road: “In questo documentario, la cosa importante non è la musica che passa, ma tutto quello che dico nelle interviste”. E ciò che dice il maestro nel primo film a lui dedicato, accresce un mistero e arricchisce la sua musica. Un film pensato non solo per i fan di Battiato ma che comunque uscirà nelle sale il solo giorno dell’11 dicembre, grazie a Nexo Digital, nella formula dell’evento che molta fortuna ha portato a concerti e opere e che gli autori si augurano si trasferisca anche al loro film.

EMANUELE RAUCO