Ben Stiller, la fantasia è meglio del virtuale

L'attore americano a Roma per presentare il suo quinto film da regista "I sogni segreti di Walter Mitty", storia di un uomo comune dalle potenzialità nascoste
Intervista a Ben Stiller a cura di Marilena Vinci

Bisognerebbe seguire i propri sogni, vivere di più certi momenti e abbandonare le realtà virtuali da cui siamo sempre più distratti. Ben Stiller, a Roma per presentare il suo quinto lavoro da regista I sogni segreti di Walter Mitty, riassume così il messaggio del film basato sul racconto The Secret Life of Walter Mitty scritto da James Thurber nel 1939.

Walter Mitty è un uomo normale che svolge con passione il suo lavoro ma di cui sembra non accorgersi nessuno. Diretto e interpretato da Ben Stiller, il film ha nel cast anche Sean Penn, Kristen Wiig e Shirley MacLaine ed è il remake di Sogni proibiti del 1947. Il protagonista del titolo è un editor fotografico del magazine Life che passa moltissimo tempo nell’archivio fotografico sotterraneo e sogna regolarmente ad occhi aperti avventure che lo distraggono dalla sua monotona esistenza. Quando Mitty e la sua collega, della quale è segretamente innamorato, rischiano di perdere il lavoro, lui è costretto a partire per un viaggio in capo al mondo facendo cose che fino ad allora aveva solo sognato.

In conferenza stampa Ben Stiller ha parlato del rischio di fare un film diverso dai suoi precedenti: “Dirigere un film ti dà l’opportunità di fare qualcosa che non hai mai fatto e come regista è importante spingerti in territori ignoti. Questo è un film meno cinico di altri che ho diretto in passato. – ha detto – Nella sala montaggio e nelle proiezioni per il pubblico mi sono reso conto che rappresentava una nuova esperienza, una storia che veniva raccontata dove non contavano quante risate facessero gli spettatori ma le emozioni che trasmetteva a livello narrativo. È stato qualcosa di nuovo che in parte mi ha fatto un po’ paura, ma credo sia fondamentale addentrarsi in un territorio dove non devi essere necessariamente a tuo agio. Credo che da un punto di vista registico questo film sia stato quello che mi ha dato maggiori soddisfazioni”.
Per girarlo Stiller ha scelto la pellicola perché, spiega, “non potevo utilizzare il digitale per raccontare la storia di un uomo che va in cerca di un fotogramma!”

La storia di Walter Mitty ha già avuto una trasposizione cinematografica negli anni ’40 ma ad essa si è ispirata anche il film di Paolo Villaggio, Sogni mostruosamente proibiti, che Stiller dice di non aver visto: “Magari se avessi visto il film di Paolo Villaggio avrei potuto trarre qualche idea per il mio! Quello del 1947 è la classica commedia musicale che non avevamo intenzione di rifare perché l’idea era adattare una sceneggiatura diversa, collegata al racconto dell’autore. Mi piaceva il tono melanconico scelto perché celebra la nobiltà di quest’uomo comune, che nessuno vede, ma che cela dentro di se grandi possibilità”.

I Sogni segreti di Walter Mitty arriva al cinema una settimana prima degli Usa, il 19 dicembre, distribuito da 20th Century Fox.