L’alta finanza alla berlina nel film di Patierno

Francesco Patierno con La gente che sta bene dirige Bisio, Abatantuono e Buy in un'acre commedia sul mondo degli avvocati
Intervista a Diego Abatantuono a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Francesco Patierno a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Margherita Buy e Claudio Bisio a cura di Emanuele Rauco

E’ un mondo di avvocati senza scrupoli e poco intelligenti, di squali insensibili e polli da spennare quello che racconta Francesco Patierno in La gente che sta bene, commedia presentata oggi alla stampa. Tratto dall’omonimo romanzo di Federico Baccomo (che con lo pseudonimo di Duchesne aveva scritto Studio illegale, divenuto un film per la regia di Umberto Carteni), il film racconta di Umberto, un avvocato che si crede di grido ma è poco più di uno zimbello per colleghi e superiori, fino a quando non lo licenziano e conosce uno squalo del foro, Patrizio, che starebbe per aprire la filiale italiana del più grande studio e vuole Umberto al suo fianco.
Interpretato da Claudio Bisio, Margherita Buy e Diego Abatantuono, La gente che sta bene mette in scena la patina di apparenza di un uomo che cerca di essere lupo tra i lupi e che invece è l’agnello sacrificale di una società che non conosce la crisi, anzi si approfitta della crisi per arricchirsi ancora di più. Non un film satirico, né di denuncia, ma una commedia con cui Patierno guarda a un ambiente preciso prendendolo in giro e descrivendo anche il bisogno di speranza e di un’umanità in un’Italia in crisi. Di valori, forse, prima che economica.

EMANUELE RAUCO