Tra i registi italiani più amati nel mondo, Marco Bellocchio ora può godersi l’onore di una sua personale a New York, al MoMA (Museum of Modern Arts): uno dei più importanti musei del mondo dedica al regista piacentino una retrospettiva dal titolo Marco Bellocchio: A Retrospective che raccoglie il meglio della sua carriera attraverso i 18 film che maggiormente hanno segnato un’impronta nella società italiana mettendo in dubbio ideologie predominanti come quelle legate ai concetti di moralità e famiglia.
Dal 16 aprile fino al 7 maggio, il MoMA presenterà le opere partendo da Il regista di matrimoni risalendo nella sua filmografia fino a I pugni in tasca, passando per le opere più scottanti, quelle del periodo psicoanalitico con Massimo Fagioli, come Diavolo in corpo, La visione del sabba e Il sogno della farfalla. Il MoMA presenterà le versioni restaurate in 35 millimetri delle pellicole, in collaborazione con Cinecittà Luce, per rivelare la ricchezza tematica e filmica dell’opera di Bellocchio: “Durante i suoi 50 anni di carriera, Bellocchio ha messo in questione le ideologie dominanti, mettendo a confronto la chiesa e la sinistra radicale allo stesso modo e sfidando le nozioni di moralità e famiglia in un modo che lo ha segnato come dei più importanti registi italiani, assieme a Bertolucci e Pasolini, una figura culturale di riferimento per le successive generazioni di italiani”, lo definisce così il curatore del museo.
EMANUELE RAUCO
