Rani Massalha e le giraffe contro la guerra al BIF&ST 2014

Massalha presenta a Bari il suo film d'esordio Giraffada, un racconto tra fiaba e dramma sul conflitto in CisGiordania. L'intervista al regista.
Intervista a Rani Massalha a cura di Emanuele Rauco

Una giraffa come simbolo del bisogno di pace e unità tra i popoli: è l’idea che Rani Massalha ha tramutato in film con Giraffada, presentato nel Panorama internazionale del BIF&ST 2014 e in uscita nelle sale italiane dal 22 maggio, distribuito da Visionaria. Il film parte da una vicenda reale, accaduta nel 2002, per raccontare la storia di uno zoo palestinese, dove la giraffa maschio viene uccisa da un raid aereo; la femmina entra in depressione e smette di mangiare. Per salvarla, il responsabile dello zoo e il figlio hanno una sola possibilità: rapire la giraffa maschio di uno zoo israeliano, attraversando il passaggio nel muro e uscendo dalla Cisgiordania.
L’esordio di Massalha, co-prodotto con l’Italia, racconta la guerra tra Palestina e Israele, la ferita che la politica e la religione hanno creato tra due popoli, avvicinando i toni della fiaba e utilizzando il simbolo della giraffa per raccontare un’altra prospettiva del problema, quella infantile che non comprende il conflitto e resta attaccato ai valori di gioco e avventura propri della sua età. Interpretato da Saleh Bakri, già visto in Salvo, Giraffada è stato montato e sonorizzato in Italia, tra Milano e Cinecittà, avvalendosi di alcuni tecnici di prestigio come Carlotta Cristiani, montatrice di Silvio Soldini: e per gli storici studios romani, Massalha ha lanciato un appello affinché quel patrimonio storico e professionale non venga abbandonato o distrutto.

EMANUELE RAUCO