Cannes 2014: il genio di Saint Laurent nel film “non approvato”

Presentato in concorso il secondo film sul rivoluzionario e trasgressivo stilista "Saint Laurent" con la regia di Bertrand Bonello e la faccia di Gaspard Ulliel

A soli tre mesi di distanza dal primo film di Jalil Lespert (presentato a Berlino) il genio dello stilista  Yves Saint Laurent rivive sul grande  schermo, stavolta al Festival di Cannes, con Saint Laurent di Bertrand Bonello. A dar volto al trasgressivo e rivoluzionario couturier, simbolo della moda francese assieme a Chanel e Dior, é Gaspard Ulliel affiancato da Louis Garrel, Lea Seydoux e con piccole partecipazioni delle italiane Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi.

Il film si concentra su un decennio della vita di Saint Laurent, quello tra il 1967 ed il 1976 perché, spiega il regista, é stato “il periodo più interessante della sua vita, sia sul piano lavorativo che su quello personale”.

Contrariamente al precedente film, questo di Bonello non é stato approvato da Pierre Bergé, storico compagno e socio dello stilista che fece di YSL una griffe internazionale, a cui Saint Laurent non è piaciuto, forse per la maggiore attenzione dedicata alla relazione tra lo stilista e  l’adorato amante Jacques de Bascher, che avrebbe esercitato un potente – e per Bergé negativo – influsso sulla vita dello stilista.
Bonello comunque non sembra preoccuparsi troppo del parere sfavorevole e dichiara: “Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto, un film libero, in accordo con i miei desideri e non con quelli di qualcun altro”. A proposito del film di Lespert, la cui realizzazione era stata annunciata quando il lavoro di Bonello era già in fase di sviluppo, Bonello taglia corto: “Non ne parlo, non l’ho visto. Mi sono sentito completamente libero, anche per il fatto che l’altro film fosse in un certo senso quello ‘ufficiale’. So di aver fatto un lavoro rigoroso ma non é un documentario”.