Il vento del Nord soffia a Lampedusa, tra Rai Cinema e Gianfranco Rosi

Presentata oggi a Roma la 6^ edizione del festival di Laura Delli Colli che si svolge a Lampedusa, isola che sarà il soggetto del nuovo documentario di Rosi
Intervista a Gianfranco Rosi a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Laura Delli Colli a cura di Emanuele Rauco

Da 6 anni Lampedusa non è solo il luogo si consuma la tragedia dell’immigrazione e la difficoltà di accoglienza dell’Italia. Da 6 anni, Lampedusa è anche una terra di cinema. Nell’isola più a sud d’Italia si svolge infatti Il vento del nord (conosciuto anche come Lampedusa Cinema), rassegna che ogni anno porta in un luogo senza più sale cinematografiche il cinema italiano sul grande schermo. La 6^ edizione però sarà un’edizione particolarmente importante, perché per la prima volta Rai Cinema collaborerà con il festival, avendo già consegnato una piccola sala video per bambini e non solo con tutta la sua library e portando nella prima settimana d’agosto almeno 3 film, come La mafia uccide solo d’estate di Pif, Smetto quando voglio di Sibilia e La sedia della felicità di Mazzacurati.
Ma Lampedusa è al centro delle cronache cinematografiche anche perché Gianfranco Rosi, nella conferenza in cui Laura Delli Colli e Giovanni Spagnoletti hanno presentato i primi elementi della 6^ edizione del festival, ha annunciato che il suo prossimo documentario, dopo il Leone d’oro a Sacro GRA, sarà proprio su Lampedusa: “Il titolo provvisorio è Mare nostrum, come l’operazione militare di accoglienza dei migranti, ma non mi piace, lo trovo sbagliato. Anche perché io vorrei andare oltre l’emergenza e raccontare la vita sull’isola, le storie delle persone che la vivono”. Rosi, seguendo il suo metodo, si trasferirà a Lampedusa a settembre, vivrà lì per il tempo necessario a capire che film farne, quali storie raccontare e come raccontarle. “Non so quando cominceranno le riprese né quando finiranno. Per un documentarista è sempre così”.

EMANUELE RAUCO