Denzel Washington vendicatore violento dei più deboli

L'attore a Roma per presentare "The Equalizer", il film in cui torna a farsi dirigere da Antoine Fuqua dopo "Training Day" che gli valse il premio Oscar come miglior protagonista. Intervista all'attore e al regista
Intervista a Denzel Washington a cura di Marilena Vinci
Intervista a Antoine Fuqua a cura di Marilena Vinci

Roma, 17 settembre 2014 – Un buono che si trasforma in duro per combattere inaccettabili   prepotenze: Denzel Washington torna a farsi dirigere da Antoine Fuqua dopo Training Day (che gli valse l’Oscar come miglior attore protagonista) in The Equalizer – Il vendicatore.
Il vendicatore del titolo è McCall, un uomo dal passato torbido che conduce una vita tranquilla, anche se con delle ossessioni, almeno fino all’incontro con una giovane prostituta, minacciata da una banda di feroci mafiosi russi. E’ lei che fa rinascere il suo desiderio di redentore, pronto a tutto pur di liberare la ragazza da quelle catene.
“E’ stato Denzel a chiamarmi per questo film – rivela  Fuqua – Quando ci siamo ritrovati ero un po’ in ansia: mi chiedevo se saremmo subito riusciti a riprodurre l’intesa trovata in Training Day. Abbiamo parlato tanto di questo personaggio ed a quel punto lo script è cambiato. Denzel era interessato soprattutto alla sindrome ossessivo-compulsiva di questo ruolo”.
Più volte nel film Fuqua incolla la macchina da presa allo sguardo truce di Washington come faceva Sergio Leone, di cui il regista confessa l’ispirazione, come racconta nella nostra intervista.

The Equalizer – Il Vendicatore è al cinema dal 9 ottobre distribuito da Warner Bros.

 

MARILENA VINCI