Gianni Di Gregorio torna al cinema parlando di lavoro e cattiveria

In Buoni a nulla, Di Gregorio racconta il lavoro e la gestione della rabbia passando da mattatore a complice di Marco Marzocca e Valentina Lodovini
Intervista a Valentina Lodovini e Marco Marzocca a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Gianni Di gregorio a cura di Emanuele Rauco

Si è fatto attendere Gianni Di Gregorio per tornare al cinema dopo Gianni e le donne e Pranzo di Ferragosto. Per farlo ha scelto il palcoscenico del Festival di Roma che in Gala ha presentato Buoni e cattivi, commedia in cui il protagonista e regista interpreta un uomo costretto a ritardare di 3 anni il pensionamento e a cambiare sede di lavoro. E anche a cambiare vita, passando dall’accondiscendenza all’arroganza per vivere meglio. Sarà un metodo valido? E il nuovo collega bonario come sarà influenzato dal nuovo Gianni?
Rispetto ai precedenti film di Di Gregorio, Buoni a nulla cerca di cambiare la rotta del racconto: se nei primi film, come un novello Hulot romano, Di Gregorio raccontava le sue disavventure personali, tra famiglia e donne, e la propria solitudine e inadeguatezza, qui allarga lo sguardo alla società, e seppure in modo bonario, racconta il mondo del lavoro, le sue piccole follie, i suoi curiosi personaggi. Perciò, oltre al cambiamento di tono di una figura gentile che diventa scorbutica, assistiamo a un passaggio di consegne con Marco Marzocca, che fa da spalla al regista e a una prorompente Valentina Lodovini. Dal 23 ottobre al cinema, distribuito da BIM.

EMANUELE RAUCO