Campiotti viaggia l’Italia per raccontare il pese ai più piccoli

Nicola Campiotti ha presentato Sarà un paese, nelle sale con Distribuzione Indipendente. Interviste a regista, compositore e vice-presidente Unicef
Intervista a Nicola Campiotti a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Stefano Lentini a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Silvana Calaprice a cura di Emanuele Rauco

Partire da Europa per raccontare l’Europa: non è un gioco di parole, ma la struttura che Nicola Campiotti ha scelto per il suo primo lungometraggio Sarà un paese, presentato oggi a Roma e in sala dal 20 novembre con Distribuzione Indipendente. Perché in questa docu-fiction, Campiotti parte dal mito del ratto d’Europa e lo attraversa come attraversa l’Italia, per raccontare storie e questioni del nostro paese attraverso gli occhi di un bambino, che interroga e s’interroga su ciò che gli accade attorno, nel bene e nel male.
Campiotti ha girato per l’Italia con il piccolo Elia Saman durante un anno scolastico, usando miti e fiabe come pretesto per spiegare la realtà a un piccolo, riportando così il mito alla funzione primitiva, ma anche utilizzando la naturale curiosità infantile per far conoscere meglio storie e situazioni scottanti, dal diritto e la sicurezza sul lavoro all’inquinamento ambientale, dall’integrazione degli immigrati al rapporto con la legalità. Racconti edificanti o inquietanti del nostro paese e del nostro continente pensate per i bambini, per le scuole, tanto da aver ottenuto anche il sostegno e il supporto dell’UNICEF Italia. Assieme al film, uscirà anche il cd con la colonna sonora originale curata da Stefano Lentini, che abbiamo intervistato assieme al regista e a Silvana Calaprice, vicepresidente Unicef Italia.

EMANUELE RAUCO