Paola Cortellesi e Raoul Bova contro le discriminazioni sessuali

I due attori protagonisti della divertente commedia diretta da Riccardo Milani, "Scusate se esisto", che segna l'esordio alla sceneggiatura della Cortellesi
Intervista a Raoul Bova e Paola Cortellesi a cura di Marilena Vinci

Talenti in fuga all’estero, competenze sprecate o non riconosciute, dimissioni in bianco, sfruttamento del lavoro e, soprattutto, discriminazione sessuale: sono i temi affrontati in chiave di commedia in Scusate se esisto!, diretta da Riccardo Milani (Benvenuto Presidente! e Piano solo) e interpretato da (sua moglie) Paola Cortellesi, Raoul Bova, Marco Bocci, Corrado Fortuna, Lunetta Savino, Ennio Fantastichini e Stefania Rocca.

Serena Bruno è un architetto dal talento straordinario che dopo una serie di successi professionali all’estero, decide di tornare a lavorare in Italia, perché innamorata del suo paese. Nell’avventurosa ricerca di un posto di lavoro decide però di bluffare pur di ottenere l’incarico di un progetto di riqualificazione: quello di Corviale, periferia di Roma. Nel frattempo incontra l’affascinante Francesco, che sembra essere l’uomo dei suoi sogni. Ma in questa storia nessuno è quello che appare agli occhi dell’altro…

Scusate se esisto segna l’esordio alla sceneggiatura della Cortellesi (che lo ha scritto assieme a Furio Andreotti, Giulia Calenda e allo stesso Milani) e racconta una storia in cui l’attrice si ritrova perchè, spiega: “Come sapete ho fatto tanta tv e, sedendomi a tavoli in cui ero l’unica donna, mi è capitato di avere la netta sensazione di essere trasparente. Mi sono accorta che il mio interlocutore, solitamente uomo, anche quando si rivolgeva a me guardava i miei colleghi uomini. Nel film volevo parlare dell’eterna vice: della donna, e ce ne sono tante, che vive nell’ombra del suo capo e che, pur essendo più preparata di lui, gli porta il caffè. Non credo che un vice uomo farebbe tanto per il suo capo in gonnella”.

Il film sembra anche incoraggiare i ragazzi a non abbandonare l’Italia per andare all’estero a cercare lavoro e per il regista, Riccardo Milani, “Il cuore di Scusate se esisto! è la convinzione che nel nostro paese ci sia effettivamente del buono. In Italia c’è anche gente che non si rassegna, che combatte, che ritorna nonostante all’estero le condizioni lavorative siano migliori. Io credo nell’Italia, non sono fra quelli che vedono solamente il peggio”.

Bella la scelta di ambientare parte del film nella periferia di Corviale, che qualcuno ha ribattezzato il serpentone, una striscia di cemento costruita a Roma sud. Il progetto di riqualificazione della zona è davvero nelle mani di una donna, l’architetto Guendalina Salimei, che ha ispirato la figura di Serena Bruno. “Abbiamo scelto di rendere protagonista una donna architetto perché ci serviva un lavoro dal senso etico forte e siamo andati a cercare quello che ci sembrava brutto nella nostra città – dice Milani – Corviale è un esempio molto forte, un posto pieno di cemento, senza strutture intorno, una realtà popolare molto forte, simile a tante altre periferie d’Italia ed Europa. Con Serena raccontiamo quello che di buono c’è in Italia. Non siamo sempre il peggio, guardiamo anche a quello che funziona. Non ho ricette, non so tutto, ci sono persone che per mestiere devono risolvere i problemi legati alla mancanza di lavoro. Questo è un film semplice, un film popolare che arriva anche alla testa”.

Scusate se esisto! è al cinema dal 20 novembre, distribuito da 01 in oltre 400 sale.