“Perfidia”: la provincia indolente e di facciata di Bonifacio Angius

Arriva nei cinema di Roma e Milano l'opera prima di Bonifacio Angius vincitrice del Premio Giuria Giovani al 67° Festival di Locarno. In tutt'Italia a Gennaio. Intervista al regista
Intervista a Bonifacio Angius a cura di Marilena Vinci

La provincia abulica, vuota, noiosa e triste come paesaggio dell’anima è sullo sfondo di Perfidia, esordio nel lungometraggio del regista sardo Bonifacio Angius, che con questo film ha vinto  il Premio Giuria Giovani al 67° Festival di Locarno.

Ambientato a Sassari e interpretato da un gruppo di ottimi attori locali, Perfidia racconta di Angelo (Stefano Deffenu), un ragazzo senza amore nè lavoro che trascorse le sue vuote giornate in un bar di periferia. Suo padre (Mario Olivieri) è un uomo all’antica che non si è mai interessato a lui ma, dopo la morte della moglie, cerca di avvicinarsi al figlio. Qualcosa però blocca questo riavvicinamento.

Perfidia è stato prodotto dalla Movie Factory insieme a Monello Film (anche distributore), società di proprietà del regista 32enne Bonifacio Angius, che si era messo in luce tre anni fa con il mediometraggio saGràscia e che debutta stavolta nel lungometraggio con un’opera già presentata, oltre che al 67° Festival di Locarno, anche a Annecy Cinema Italien, dove ha ottenuto la Menzione Speciale della Giuria.

Già circuitato in Sardegna, Perfidia è a Roma (cinema Aquila) e Milano (cinema Beltrade) dal 27 novembre prima dell’uscita nazionale prevista a gennaio.