Ken Loach racconta l’irlandese Jimmy Gralton, padre dei centri sociali

Il regista inglese presenta a Roma la storia di un attivista dell'Irlanda degli anni '20 espulso dal suo paese perché colpevole di aver aperto un luogo dove i ragazzi potevano ballare e fare musica. Intervista a Ken Loach
Intervista a Ken Loach a cura di Marilena Vinci

Dopo essere passato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, arriva nelle sale italiane Jimmy’s Hall, in cui il regista inglese Ken Loach conferma l’impegno civile e sociale che caratterizza il suo cinema.

Il film racconta la storia di Jimmy Gralton (interpretato da Barry Ward), unico irlandese ad essere stato espulso dal suo paese come “immigrato clandestino” senza processo nell’agosto del 1933. La sua colpa era quella di aver costruito negli anni ’20 una sala da ballo in Irlanda dove i ragazzi potessero anche fare musica, seguire corsi d’arte e imparare a pensare con la propria testa. Un luogo pericoloso secondo la Chiesa e i politici locali che erano riusciti a far chiudere la sala e costringere Jimmy a fuggire in America. Dieci anni dopo Jimmy tornò sull’isola per prendersi cura della madre anziana, ma tutta la comunità finì per chiedergli di riaprire la sala da ballo. Gralton fu in qualche modo l’inventore dei centri solciali.

Con il suo consueto stile, asciutto, a tratti ironico e attento al sociale, Loach ci ricorda che la nostra vita non può essere delegata a politici, banchieri o multinazionali ma va rivendicata con forza e coraggio.

A Cannes Loach aveva detto che probabilmente questo sarebbe stato il suo ultimo film di finzione, perchè, spiega il regista, “fare cinema è impegnativo dal punto di vista fisico: ti alzi presto la mattina e lavori fino a tardi la sera… un giorno dopo l’altro lontano da casa, magari anche per un anno e mezzo per fare un film. Invecchiando la cosa si fa dura ma ci sono così tante storie da raccontare che magari proverò a farne ancora uno… “.

Jimmy’s Hall è al cinema dal prossimo 18 dicembre distribuito da Bim.

Ascolta la nostra intervista a Ken Loach.

MARILENA VINCI