Il nome è un vaso di Pandora nella commedia di Francesca Archibugi

Archibugi dirige "Il nome del figlio", remake di una commedia francese con il quintetto Gassmann, Ramazzotti, Papaleo, Golino e Lo Cascio, Li abbiamo intervistati
Intervista ad Alessandro Gassmann a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Micaela Ramazzotti a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Francesca Archibugi a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Luigi Lo Cascio a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Valeria Golino a cura di Emanuele Rauco

Roma, 16 gennaio 2014 – Un nome può segnare la vita di un bambino. Ma in Il nome del figlio di Francesca Archibugi, versione italiana del film francese Cena tra amici (Le Prénom), un nome può scatenare un litigio e cambiare la vita di 5 amici: Alessandro Gassmann, agente immobiliare cinico e scorretto, ha intenzione di dare al figlio che la compagna bella e sempliciotta (Micaela Ramazzotti) partorirà il nome di Benito. Questo scatenerà una guerra di parole con la sorella Valeria Golino, il di lei marito Luigi Lo Cascio e l’amico Rocco Papaleo. Una guerriglia in cui dissotterrare tutti i segreti nascosti in 20 anni e più di amicizia.

Presentato oggi alla stampa, Il nome del figlio prende un originale brillante e la sua origine teatrale adattandolo, nella sceneggiatura di Archibugi e Francesco Piccolo, al contesto italiano, nei luoghi e nelle sfumature dei personaggi, nel loro retroterra politico. Ne nasce un film divertente e molto intelligente, che dà il meglio ovviamente nelle prove dei protagonisti, nella loro alchimia. Archibugi inoltre ci tiene a non appiattirsi su un chiuso modello teatrale ma con flashback e idee di regia allarga lo sguardo e fa respirare un film italiano, nel senso migliore del termine.
Il nome del figlio è al cinema da giovedì 22 gennaio.

EMANUELE RAUCO