Al cinema solo oggi il nuovo film di Frederick Wiseman

Solo per un giorno in sala il tour del regista attraverso la National Gallery di Londra

Frederick WisemanDopo il successo che a partire dall’ottobre 2014 ha portato decine di capolavori della storia dell’arte in più di mille sale cinematografiche di tutto il mondo, continuano gli appuntamenti con La Grande Arte al cinema. Un’inedita serie di eventi che grazie alla tecnologia digitale e alle più importanti produzioni internazionali, guideranno la platea delle sale alla scoperta di artisti, dipinti e musei d’eccezione.

Il prossimo appuntamento è per mercoledì 11 marzo, un solo giorno in cui sarà possibile vedere il film di Frederick Wiseman, National Gallery, distribuito da Nexo Digital e I Wonder Pictures. Presentato e acclamato lo scorso anno nella Quinzaine des Réalisateurs del festival di Cannes, il film coltiva il gusto della lentezza e della contemplazione e che permetterà allo spettatore di immergersi nel museo londinese, guidandolo in un viaggio nel cuore dell’istituzione di Trafalgar Square e dei capolavori dell’arte occidentale che vi sono custoditi. Un mosaico dove il cinema osserva le opere d’arte e la pittura guarda con curiosità al cinema. Wiseman si è immerso nelle realtà del museo, vivendoci per settimane, riprendendo tutto e montando pazientemente le 170 ore di riprese raccolte, senza mai aggiungere voci fuori campo né interviste.

Il film si snoda nelle stanze del museo alternando il racconto dell’attività puramente didattica a quella dell’incessante lavorio che si svolge dietro le quinte: laboratori di restauro, riunioni decisionali sul ruolo – e sul senso – di un’enorme istituzione culturale pubblica, confronti sul quotidiano impegno di curatori e impiegati per il funzionamento di una struttura che travalica il suo valore strettamente artistico. La telecamera sfila tra il pubblico che comprende gli appassionati d’arte, gli studiosi, i bambini annoiati, gli amanti distratti.

Frederick Wiseman mette in mostra cosa rappresenta l’arte in questo momento storico e socio-culturale, come poterla salvare e comunicare al mondo, rendendo cruciale la questione dell’opera come racconto.