Duccio Chiarini e i tabù della virilità nel suo esordio alla regia

Chiarini ha presentato Short Skin, commedia sui tabù maschili che arriva nelle sale dopo il Biennale College
Intervista a Duccio Chiarini di Emanuele Rauco

short-skin-venice-film-festivalDa Biennale College all’approdo nelle sale cinematografiche, è questo l’esemplare percorso di Short Skin, esordio alla regia di Duccio Chiarini che ha trovato distribuzione dopo il supporto del progetto della Biennale che prende progetti di esordienti e li accompagna fino alla presentazione alla Mostra del Cinema. Chiarini è arrivato a Venezia con questo film che racconta le disavventure di un ragazzo il quale, per una deformazione al prepuzio ha parecchi problemi con le ragazze, ma soprattutto con se stesse e Short Skin racconta i modi più o meno buffi e più o meno efficaci di affrontare questi problemi.
Chiarini parte da un episodio raccontato dal fumettista Gipi e mescolato con le proprie esperienze personali per raccontare il disagio del proprio corpo e la difficoltà dei maschi di accettare i propri limiti e di ammettere problemi riguardanti la sessualità: senza drammi, anzi con spirito fresco e vivace, Chiarini ha radunato in Short Skin un gruppo di giovani attori di belle speranze, tra cui si fa notare il bravo protagonista Matteo Creatini.

EMANUELE RAUCO