I ghiacciai di Jacquet chiudono Cannes 2015

La glace et le ciel di Luc Jacquet chiude il festival di Cannes raccontando la vita di Claude Lorius

thumb (3)Come l’anno scorso, è un documentario naturalistico il film che ha il compito di chiudere la 68 edizione del Festival di Cannes: La glace et le ciel, film di Luc Jacquet (regista di La marcia dei pinguini) che racconta la vita di Claude Lorius, uno dei massimi glaciologi mondiali che con le sue esplorazioni e scoperte ha cambiato la storia e soprattutto previsto un futuro di riscaldamento globale e glaciazione anticipata.
Accolto con calore dalla stampa, Le glace et le ciel fa raccontare allo stesso Lorius la propria vita e le proprie imprese, utilizzando i filmati di repertorio dei vari archivi e le riprese private di Lorius e di tutti i suoi compagni di viaggi: una sorta di diario di bordo di una vita che testimonia l’evoluzione della ricerca scientifica lungo 50 anni, la pionieristica avventura dietro a ogni scoperta e anche il pericolo di vedere finire tutto in una bolla di inciviltà. A 80 anni circa, il glaciologo è uno dei più importanti testimoni del riscaldamento globale e la sua vita ora è dedicata a questo: Jacquet trasforma questo materiale importante e interessante in un film orale, ricco di belle immagini e ricostruzioni, che però calca un po’ troppo la mano sull’enfasi e non trova il ritmo adatto per rendere il tutto davvero appassionante.

EMANUELE RAUCO