Brothers

24/12/09 - Firmato dal regista irlandese Jim Sheridan, "Brothers" si muove intorno a un plot narrativo classico...

Un mulinello di sentimenti sullo sfondo della guerra in Afghanistan

brothers24/12/09 – Firmato dal regista irlandese Jim Sheridan, “Brothers” si muove intorno a un plot narrativo classico non solo della letteratura e della cinematografia ma anche della cronaca: quale popolo tra quelli che hanno conosciuto la guerra, ossia tutti, non ha avuto storie di militari dispersi, prigionieri, o addirittura ritenuti morti e poi tornati a casa in una situazione difficile da sostenere? Tanto è vero che è considerato come il remake americano di una pellicola danese (“Non desiderare la donna d’altri”, del 2004). Il Capitano dei Marines Sam Cahill (Tobey Maguire) – presunto scomparso in Afghanistan – suo fratello minore Tommy (Jake Gyllenhaal), sua moglie Grace (Natalie Portman) le due figliolette ed il padre ex militare (Sam Shepard) sono i personaggi della scena, le cui complesse relazioni si lasciano intuire non solo attraverso lo svolgersi dell’azione, ma anche a ritroso, nella tradizione del dramma borghese. Sembra quasi che il regista inchiodi la macchina da presa su un carrello ruotante a 360 gradi, intorno al quale si dispiega a cerchio un’ampia ridda di sentimenti e temi. Di tutto: coraggio, devianza, dovere, fedeltà alla patria ed all’amore, guerra (“come finisce una guerra lo sanno solo i morti”), onore, orgoglio ( ma “l’orgoglio è un peccato”) dinamiche familiari, tenerezze e crudeltà dei bimbi, erotismo, ricordo, retorica, attrazione, paura, ossessione, abbrutimento dell’uomo in armi.

Vediamo un lungometraggio fatto di tanti concetti che girano in una spirale vorticosa; di tanto in tanto si avvicinano, qualcuno si ferma di più, altri solo un istante e poi magari tornano in luce. Un incedere di sensazioni e pensieri presentati come una specie di maelström, un mulinello marino, intorno all’occhio dello spettatore che guarda attraverso la videocamera che gira come un periscopio immobile. Non che la macchina da presa sia davvero fissa: opera con le tecniche consuete, ma l’sservatore, quando il lavoro riesce, tende a dimenticarla e a sentirsi come circondato dal film. E’ un prodotto in stile abbastanza hollywoodiano, con tanto di colonna sonora di buon rock, effetti acustici, montaggio nervoso, eppure la tensione emotiva non è indotta solamente dalla messa in scena ma anche dal vortice di temi sollevati, capace di indurre un vero senso di vertigine.

La sintesi è un po’ la sfida di tutte le espressioni artistiche e ancor più del cinema, che si muove in un tempo dato. In “Brothers” la chiave qualitativa sta proprio nel saper dosare l’attenzione dedicata ai vari aspetti. Anche se il sentirsi messi al centro di tante impressioni volteggianti può suscitare anche reazioni diverse, e ognuno capirà quanto essere coinvolto nel mulinello solo seduto al buio davanti allo scorrere della pellicola. Ma attenzione: la bellezza, adatta al ruolo, dell’attrice protagonista e dei tre attori principali, può anche distrarre.

(CLAUDIO CATALANO)

Titolo originale: Brothers
Produzione: USA 2009
Regia: Jim Sheridan
Cast: Natalie Portman, Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal, Sam Shepard
Durata: 108′
Genere: drammatico
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 23 dicembre 2009

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