La depressione del disoccupato nel film di Benso con Toni Garrani

Carlo Benso presenta a Roma Fuorigioco, dramma sociale interpretato da Toni Garrani, in sala dal 3 giugno. Interviste a regista e protagonista.
Intervista a Toni Garrani, di Emanuele Rauco
Intervista a Carlo Benso, di Emanuele Rauco

FUORIGIOCO-6Se a un uomo di 50 anni togli il posto di lavoro e il conseguente ruolo sociale, cosa gli rimane? E’ la domanda che si pone Gregorio, il personaggio di Toni Garrani, in Fuorigioco, opera prima per il cinema di Carlo Benso che è stata presentata a Roma prima di uscire nelle sale (per ora 3, a Roma, Pesaro e Avellino) dal 3 giugno. Gregorio è un manager di una società che viene licenziato improvvisamente e secondo lui ingiustamente; deve cercare di trovare un nuovo senso alla sua vita, con la vita familiare che senta allontanarsi, gli amici e gli hobby che non gli sono d’aiuto, dovrà cercare di non cadere vittima di nevrosi, depressione e violenza.
Un dramma sociale ambizioso, come lo ha definito il regista, girato con 30 mila euro e una troupe di giovani appassionati per raccontare cosa accade alle persone di mezza età che si ritrovano all’improvviso, a causa della crisi, senza lavoro e senza ruoli sociali, costretti a reinventarsi spesso senza successo. “Un film nato a Testaccio – dice Garrani – quando ho scoperto che Carlo era mio vicino di casa e che anche lui come me era disoccupato e faticava a trovare uno sbocco”. Un film fatto con orgoglio e tenacia, ma anche rabbia per le difficoltà in cui si trovano produzioni e distribuzioni indipendenti in questo periodo, che si spera possa essere “punto di partenza per un dibattito”, come si è augurato il presidente dell’ATDAL, l’associazione che si occupa della tutela dei diritti dei lavoratori over 40.

EMANUELE RAUCO