Pollini tra giovani e anziani nel suo esordio alla regia

Le badanti di Marco Pollini, nelle sale dall'11 giugno, racconta in chiave di commedia popolare e sexy, le difficoltà dell'essere anziani o stranieri in Italia. L'intervista al regista e all'attore Pino Ammendola.
Intervista a Marco Pollini, di Emanuele Rauco
Intervista a Pino Ammendola, di Emanuele Rauco

28_32_are_f1_652_1_resize_597_334Dedicato ai vecchi che non abbandonano la propria strada e ai giovani che non hanno ancora trovato la propria. E’ questo l’esergo di Le badanti, commedia a sfondo sociale diretta all’esordiente Marco Pollini e interpretata da Pino Ammendola e Samantha Castillo, premiata a Torino per l’interpretazione di Pelo malo. Il film racconta le vicende di 3 ragazze straniere e senza permesso che per fuggire da vite difficili accettano un incarico come badanti in una casa di riposo; ma tra l’iniziale avversione degli ospiti e le truffe del direttore la loro permanenza non sarà facile.
Commedia tra spirito sociale e malizia sexy anni ’70, l’esordio di Pollini al cinema vuole raccontare e incrociare due fenomeni: quello degli anziani, che in un paese come l’Italia in cui la mortalità si allontana sempre più, stanno riscoprendo una vitalità prima impensabile, e quello delle donne straniere spesso costrette a lavorare in modo illegale o poco pulito e a portare calore e conforto a coloro ai quali non ne diamo più. Pollini oltre a mescolare i temi, mescola i toni narrativi e anche le presenza nel cast, tra giovani e veterani, italiani e stranieri, professionisti e non professionisti, cercando la risata e l’emozione con un film piccolo, girato in Veneto grazie alla passione e al supporto di sponsor e maestranze locali.

EMANUELE RAUCO