Ischia, tocca a Squitieri

Quattro incontri nel segno del cinema d’autore italiano ieri alla sesta serata dell’Ischia Film Festival. In Piazza d’armi l’incontro con Enrico Lo Verso subito prima della proiezione di Nomi e cognomi, film ispirato alla storia del giornalista e scrittore Pippo Fava. Lo Verso ha raccontato con grande emozione la responsabilità di cui si è sentito investito nell’interpretare un personaggio che ha impiegato la sua vita nel tentativo di risvegliare le coscienze e contrastare gli abusi di cui era ed è vittima la sua terra. Un ruolo rischioso, una sfida che non poteva non raccogliere, ha dichiarato l’attore, grato al regista Sebastiano Rizzo per averlo voluto in questo film che è anche la sua opera prima.

Un altro attore di grandissimo successo, Adriano Giannini, ha intrattenuto il pubblico con una chiacchierata a partire dai suoi inizi con il rifacimento del grande successo del padre Giancarlo Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto, passando per il doppiaggio e la regia di cortometraggi e fino ad arrivare all’esperienza del film ambientato in Trentino La foresta di ghiaccio, che verrà proiettato questa sera in Piazza d’Armi alle 21.00. Giannini ha raccontato le difficoltà, anche fisiche, di girare in un posto freddo e con una paesaggio di difficile gestione come quello della Valle di Chiese, che si estende tra i 200 e oltre 3.400 metri di quota. Prima del film questa sera sarà proprio Laura Zumiani, responsabile della Trentino Film Commission, a raccontare la ricerca e il lavoro fatti, volti a valorizzare il paesaggio e sviluppare un senso di appartenenza, integrandosi e fondendosi con la realtà delle persone del posto. Il piccolo centro abitato luogo delle vicende del film è stato ricostruito a Daone, località caratterizzata dalle molte malghe e grandi bacini Idrici, ma le riprese si sono svolte anche presso la diga di Malga Boazzo e la Centrale di Cimego.

L’importanza delle location tra gli argomenti affrontati anche all’incontro “Parliamo di cinema” con Edoardo De Angelis. Il suo Perez. è stato in gran parte girato all’interno del centro direzionale di Napoli, fatto di grattacieli di vetro e che rappresenta quasi un personaggio a sé e che corrisponde allo stato d’animo del personaggio protagonista, una freddezza che stride con una città calda come Napoli. De Angelis riflette inoltre su quanto i film noir italiani siano aumentati nell’ultimo periodo e su come questo sia conseguenza di un momento in cui la cupezza e le difficoltà si riflettono inevitabilmente sul modo di scrivere degli autori.

L’ultimo incontro della serata è dedicato a Gianfranco Pannone e il suo Sul vulcano. Un documentario nel quale il Vesuvio diventa il paradigma della condizione umana ai tempi della crisi, mettendoci di fronte all’ineluttabilità del destino. Inoltre Pannone riflette sulla necessità del documentarista di rischiare, di essere capace di prendere il sentiero piuttosto che la strada principale. In quest’ottica ha cercato di realizzare un documentario che dipingesse Napoli in un modo nuovo, originale, distante dai cliché degli ultimi anni.

Questa, invece, sarà la serata di Pasquale Squitieri, al quale verrà consegnato alle 21.20 in Piazza delle Armi l’Ischia Film Award alla carriera. Il regista napoletano ha dedicato al sua vita alla denuncia sociale e a lavori storico-politici, dirigendo attori come Jean Seberg, Vittorio De Sica, Catherine Spaack, Giorgio Albertazzi. A seguire sarà proiettato Li chiamarono…briganti!, film storico ambientato durante il governo sabaudo, con protagonisti Claudia Cardinale, Enrico Lo Verso, Giorgio Albertazzi e Lina Sastri. Lo Verso, già ospite ieri sera del festival, tornerà questa sera a incontrare il pubblico insieme a Lina Sastri, attrice di cinema e teatro che ha cominciato proprio con Squitieri nel film Il prefetto perfetto, girato un anno prima del grande successo di Ecce Bombo, che segnò la consacrazione della Sastri. Alla Casa del Sole verrà invece proiettato alle 22.30 il film più recente di Squitieri, L’altro Adamo. Tra gli interpreti del film anche la moglie del regista Ottavia Fusco. Attrice e cantante, la Fusco ha anche scritto e interpretato “So, goodbye”, la canzone che commenta i titoli di coda del film. Il testo racconta di un addio alla Terra da parte di uomini che cercano nuovi orizzonti nello Spazio (tema cui si accenna nel corso del film). Nella canzone sono inserite alcune comunicazioni radio dalla Stazione Spaziale Internazionale al centro di controllo da parte del cosmonauta italiano Paolo Nespoli.

Segnaliamo la presenza al festival questa sera dell’attrice Bianca Nappi, reduce del successo dell’opera prima di Duccio Chiarini, Short Skin, presentata a Venezia nel 2014 e in programmazione alla Berlinale nella sezione Generation. L’attrice ha esordito al cinema con il maestro Ferzan Özpetek , con il quale ha lavorato a ben tre film: Un giorno perfetto (2008), Mine vaganti (2010) e Magnifica presenza (2012).

Passiamo alla sezione cortometraggi con la presentazione di Carlos Solito alle 21.30 alla Terrazza degli Ulivi, con il cortometraggio Il fiume giovane, storia di formazione con protagonisti quattro adolescenti che vivono alle falde dei monti picentini, e alle 23.00 la regista Vittoria Fiumi racconta la storia di speranza e determinazione di una donna bosniaca decisa a ricostruire la sua vita nel luogo dove è nata in Nermina’s world.

Redazione