Abacuc

Abacuc è un uomo di quasi 200 chili, che passa il suo tempo in una immobilità distaccata da qualsiasi emozione, si reca prevalentemente al cimitero, in parchi tematici dell’Italia in miniatura o vicino ad architetture utopiche. Vive in una casa ferroviera e non proferisce mai parola, l’unica voce che si sente è quella femminile e fuori campo che interviene quando, strappato per un momento alla sua solitudine catastrofica, Abacuc alza una cornetta telefonica con il filo staccato: la donna rimane celata, comunica tramite citazioni letterarie e si rivelerà un cul de sac come l’esistenza di Abacuc, perché è soltanto il suo sdoppiamento. Vive all’interno di geometrie rigorose, la sua esistenza è una sorta di sinfonia inceppata: Abacuc è una marionetta senza spettatore, recita l’ultima pièce possibile. In quanto sopravvissuto alla catastrofe, che vive nel continuo inseguimento di nulla, Abacuc rappresenta il bisogno dell’arte cinematografica di autoestinguersi e implodere in sé stessa.

Regia: Luca Ferri
Cast: Dario Bacis
Sceneggiatura: Luca Ferri
Fotografia: Giulia Vallicelli
Musiche: Dario Agazzi
Montaggio: Alberto Valtellina
Anno: 2014
Origine: Italia
Durata: 83 minuti
Genere: documentario
Produzione: ANGELO SIGNORELLI, SERGIO VISINONI, ANDREA ZANOLI PER LAB 80
Distribuzione: LAB 80 FILM (2015)
Note: – OPERA REALIZZATA CON IL SOSTEGNO DELLA LOMBARDIA FILM COMMISSION-FILM FUND 2014.

– PRESENTATO AL 32° TORINO FILM FESTIVAL (2014) NELLA SEZIONE ‘ONDE’.