Anche l’Italia comincia ad avere i propri supereroi, ma stavolta, a differenza di Il ragazzo invisibile di Salvatores, Gabriele Mainetti all’esordio guarda alla realtà e al contesto italiano, o meglio romano, e ambienta il suo esordio Lo chiamavano Jeeg Robot a Tor Bella Monaca, dove vive Enzo, un poveraccio che si barcamena con la piccola criminalità che per fuggire alla polizia cade nel Tevere e viene in contatto con un barile di rifiuti tossici: quando ne esce avrà una forza e una resistenza sovrumane.
Pieno di riferimenti ma anche di originalità, Lo chiamavano Jeeg Robot vede come protagonista Claudio Santamaria, come villain Luca Marinelli e come bella Ilaria Pastorelli. Li abbiamo intervistati durante la presentazione alla Festa del Cinema di Roma e con loro abbiamo parlato di come si produce e realizza un film così inconsueto, come ci si prepara a ruoli del genere e come si trovano gli equilibri visivi o tra attori. Per ascoltare le interviste clicca sul player che trovi sopra questo articolo.