Sguardi sonori

17/03/10 - Spesso compositori e musicisti più o meno grandi hanno prestato la loro collaborazione...

Sguardi sonori – Amabili resti
Note ultraterrene per Brian Eno

(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)

17/03/10 – Spesso compositori e musicisti più o meno grandi hanno prestato la loro collaborazione o la loro arte a un film, a un regista perché la loro partitura potesse accompagnare o sottolineare musicalmente le immagini. Uno importante, soprattutto per influenza, come Brian Eno però si trova raramente e, infatti, “Amabili resti” di Peter Jackson è appena il quinto film che musica in quasi 40 anni di carriera.

sguardi-sonori-interno.jpgPerciò quello di Eno per Jackson è necessariamente un lavoro importante, anche se su di un film che ha deluso le aspettative della maggior parte del pubblico, in cui il compositore britannico trasferisce tutta la sua capacità d’atmosfera in una partitura che accompagna con passo sobrio ed emotivamente calibrato il passaggio tra terra, limbo e cielo della piccola Susie. Archi delicati e a tappeto, chitarre insistenti e dolci, timbri soffusi con accenti di lieve ritmicità e un pianoforte a descrivere il lato tragico e malinconico della storia: è questo il gioco di colori e forme della partitura, che Eno tiene sempre sottotono, non calcando troppo la mano e lasciando al regista il compito di usare le sue tracce, quasi degli schizzi, come basi su cui costruire suspense o emozioni. Che poi non sempre ci riesca, non è di certo colpa del compositore, che anzi realizza uno degli elementi di maggior intensità del film, che a volte sembra fare il lavoro al posto di Jackson. E per un regista del suo calibro sembra quasi un gesto di sfida.