Birmania: l’amore può cambiare la costituzione?

"Irrawaddy mon amour" di Nicola Grignani, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli in Italiana.doc al Torino Film festival è un viaggio nella Birmania di un piccolo villaggio dove due giovani rivendicano, con il loro matrimonio, il diritto di amarsi.
Intervista a Nicola Grignani, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli a cura di Giovanna Barreca

irra00Matrimonio come festa condivisa con le persone amate, come accade – o dovrebbe accadere – in tutto il mondo. Matrimonio che diventa in un piccolo villaggio della Birmania rurale, dove scorre il fiume Irrawaddy, il modo per rivendicare il diritto di amarsi per due ragazzi come tanti. Alcuni alla loro età lottano per ottenere altri diritti, anche solo quello di esserci, di comprendere se stessi e comprendersi di fronte agli altri. Per Soe Ko e Saing Ko fa protagonisti di Irrawaddy mon amour, presentato in Italiana.doc al Torino Film Festiva, è fondamentale poter affermarsi come coppia e vivere alla luce del sole il loro amore senza più aver paura. “Possiamo cambiare la democrazia” ribadisce l’attivista della comunità GLBT ricordando che in Birmania la legge condanna i matrimoni gay persino con la carcerazione.
Nell’intervista i tre registi – che avevamo già intervistato a Torino per Striplife nel 2013, documentario vincitore del premio speciale della Giuria nella sezione Italiana.Doc.- ci raccontano nel dettaglio il loro avvicinamento a tale realtà e come abbiano deciso di adattare i mezzi alla situazione: macchina a mano e uso della luce naturale perchè l’unica che poteva raccontare la sospensione dei luoghi e dei loro protagonisti.

giovanna barreca