Nell’arte di una leggenda del cinema

Rick Barnes, Jon Nguyen e Olivia Neergaard-Holm con David Lynch: the art life hanno svelato il Lynch dell'adolescenza quando la pittura era tutta la sua vita, prima dell'arrivo del cinema. In Venezia classici e in sala da gennaio 2017. La nostra intervista ai registi.
Intervista a Jon Nguyen e Olivia Neergaard-Holm a cura di Giovanna Barreca

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Bushnell Keeler, vicino di casa pittore che non solo lo esortò a sviluppare su tela la sua arte ma che lo aiutò a farsi comprendere anche da un padre attento ma piuttosto severo. Un David Lynch inedito che all’interno del suo studio lascia che i tre registi: Rick Barne, Jon Nguyen, Olivia Neergaard-Holm vaghino e riprendano le sue creazioni, lo seguano mentre le sviluppa e le modella ma anche mentre gioca con la figiola. Il doc David Lynch: the art life è un flusso di immagini di un’intera vita di opere nate da una mente dai pensieri complessi e geniali. Immagini legate poi alla voce over del regista americano che si racconta quando da bambino iniziò ad avvicinarsi all’arte, quando da essa venne totalmente catturato da non riuscire a fare e pensare a null’altro, quando era assalito da dubbi che non gli impedirono però di sperimentare, cercare, elaborare.
Uomo restio a raccontarsi o a parlare dei suoi film, David Lynch si è fidato dei tre giovani filmaker che hanno iniziato a pensare al progetto del documentario già nel 2004 quando il regista lavorava alle riprese di Inland Empire. Nel 2012 per terminare il documentario venne aperta una campagna di crowdfunding che aveva l’ambizione di raccogliere 30.000 dollari. Invece l’entusiasmo, soprattutto dei fan, su tale che in soli due mesi vennero raccolti 180.000 dollari.

Il documentario presentato in anteprima a Venezia classici alla 73esima Mostra del cinema di Venezia sarà in sala per Wanted da gennaio 2017 e su Sky Arte in prima visione a marzo 2017.

giovanna barreca