Dominatore dell’aria

24/09/10 - "L’ultimo dominatore dell’aria": azione ed epica nel nuovo film di M. Night Shyamalan...

L’ultimo dominatore dell’aria: azione ed epica nel nuovo film di M. Night Shyamalan

24/09/10 – Le premesse sono piuttosto deprimenti: l’adattamento di una serie animata per bambini a metà tra action adventure e saga di arti marziali. Il nome del regista per di più non autorizza aspettative rosee. E se uno cercasse un appiglio nella lista dei nomi del cast non gli andrebbe meglio: nessun nome di forte richiamo, d’immediata riconoscibilità, di certa garanzia. Il nuovo mini-kolossal di Shyamalan invece offre emozioni e divertimento senza costringere all’odioso tributo dell’ormai insopportabile retorica del cinema statunitense main stream.

Una freccia luminosa sulla testona pelata del protagonista ci indica la via. Le parole sono usate con parsimonia, le azioni e gli scontri ben disegnati, rapidi e senza noiosi compiacimenti; si vede meno di quel che s’intuisce perché la regia sembra volutamente “sprecare” le scenografie spesso grandiose (in realtà si fa economia di totali dove la cosa sembra consigliata dalla sceneggiatura, e si bilancia, barando, quando i necessari campi lunghi vengono “tenuti corti”); la vicenda, che sulle prime sembra complessa, è classicamente schematica; poco spazio viene dato all’emotività da torcibudella (l’amore occupa lo schermo per pochi secondi, il dolore e la rabbia sono contenuti in apici circoscritti e sintetici), ai flashback melensi didascalici. Soprattutto il bello è che nonostante si combatta per quasi tutto il film, i caduti si contano sulle dita di una mano, come a dire che la vera cifra del film è la misura. L’ultimo dominatore dell’aria – che negli Usa ha raccolto risultati catastrofici tanto sul piano degli incassi quanto su quello dell’accoglienza riservatagli dalla stampa – è un solido ed essenziale brillante esempio di epos “classico”: storia che crea e comprende un mondo intero, che si sviluppa lungo secoli e millenni, agita da una serie di personaggi forti, netti, ma non senza complessità e ambiguità; una notevole serie di peripezie oliata da una buona dose di azione che procede senza grandi incertezze.

Più della bellezza delle scene di combattimento, della semplice, a volte addirittura rudimentale ma convincente, spettacolarità degli effetti speciali e visivi, più dell’asciuttezza di una sceneggiatura sobria e disciplinata, a conquistare è l’estrema leggerezza con la quale il film scorre per ben 103 minuti. Come per ogni vera saga che si rispetti (vedi alla voce Star Wars o The Lord of the Rings) il film si chiude senza chiudersi, e anzi rimandando a un seguito anche abbastanza immaginabile, che tradotto significa una serie di almeno tre parti. Il fatto è che L’ultimo dominatore dell’aria, nonostante la parsimonia di mezzi (un cast senza grandi star fa risparmiare più di qualsiasi taglio di scene) non solo non ha fin qui prodotto i risultati sperati, ma sta rischiando addirittura di guadagnarsi il primo posto nella personale classifica degli insuccessi di M. Night Shyamalan, che, come se non bastasse, viene da una non breve collezione di flop. E questo potrebbe voler dire niente sequel.
Speriamo che così non accada, perché perdere il seguito di questa epopea pop-ma-non-trash che tenta la somiglianza ai modelli alti cucinando una ricetta che riempie la pancia con ingredienti poveri, sarebbe un peccato.

SILVIO GRASSELLI

Titolo originale: The Last Airbender
Produzione: USA 2010
Regia: M. Night Shyamalan
Cast: Noah Ringer, Dev Patel, Nicola Peltz, Jackson Rathbone, Shaun Toub
Durata: 103′
Genere: avventura
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita: 24 settembre 2010

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