Amendola trasforma Argentero in un muscoloso senza scrupoli

Claudio Amendola presenta la sua seconda regia, un noir in carcere di cui è anche interprete assieme a Luca Argentero. Le nostre interviste ai protagonisti
Intervista a Claudio Amendola
Intervista a Luca Argentero

Dopo l’esordio in commedia con La mossa del pinguino, Claudio Amendola torna al cinema da regista con Il permesso – 48 ore fuori, noir scritto da Giancarlo De Cataldo (autore di Romanzo criminale e Suburra) incentrato su quattro storie distinte unite dal carcere.

il permesso A Luigi, Donato, Angelo e Rossana sono state concesse 48 ore di permesso fuori dal carcere di Civitavecchia. Per motivi differenti si trovano in galera, dove devono scontare il loro debito con la giustizia. Ma nel momento in cui sono fuori devono decidere in che modo spendere il poco tempo che gli è stato concesso e fare i conti con il mondo che è cambiato mentre erano dentro. Nel cast, oltre allo stesso Amendola, Luca Argentero, Valentina Bellè, Giacomo Ferrara, Valentina Sperlì e Ivan Franek.

Per il suo ruolo Argentero si è sottoposto a una dura preparazione fisica fatta di dieta e  allenamento. Si è allenato a Torino con alcuni ragazzi che insegnano Thai Boxe in modo da poter dimostrare in scena di sapersi muovere durante i combattimenti a mani nude e si è sottoposto a una lunga dieta per trasformare i chili in muscoli. Per le coreografie si è poi preparato con Claudio Pacifico, stunt coordinator del film.

Il permesso- 48 ore fuori è al cinema dal 30 marzo, distribuito da Eagle Pictures in 240 sale.