Travolgente humor inglese per Sally Potter #RomaFF12

The party alla Festa del cinema di Roma, con la regista inglese che ci racconta come ha saputo trattare temi spesso pesanti come quello politico, strappando tante risate a scena aperta. La nostra intervista, in esclusiva, lla regista.
Intervista a Sally Potter a cura di Giovanna Barreca

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“Volevo fortemente fare un film che facesse ridere. La risata è terapeutica. I film che trattano di politica molto spesso sono pesanti e io invece volevo fare dichiarazioni serie in maniera divertente” ci racconta Sally Potter che, alla Festa del cinema di Roma, nella sezione Tutti ne parlano, presenta The party, la sua commedia più ricca di classico humor inglese che emoziona, diverte, lascia un gusto dolce-amaro con riflessioni che spaziano dal ruolo che diamo all’ideologia politica nella nostra vita, alla verità, alla morte, all’amicizia.
In una casa, o meglio in un paio di stanze (location perfetta per lasciare emergere l’essenzialità delle situazioni messe in campo), con una macchina a mano che si muove in maniera totalmente fluida nello spazio, alcuni amici della nuova ministra inglese (Kristin Scott Thomas) si incontrano per festeggiare il raggiungimento del risultato politico inseguito per un’intera vita, con il marito della donna che ha sacrificato anche la sua carriera per starle accanto. Dopo un annuncio totalmente inaspettato dell’uomo e il comportamento da subito molto agitato di un altro invitato, il gioco di ruoli subisce bizzarre e inaspettate trasformazioni.
Un film girato in bianco e nero per, come afferma la regista: “una decisione istintiva che poi ha regalato un punto di vista più emotivo”.
Il film è interpretato da un cast di grandi nomi come Kristin Scott Thomas, Timothy Spall, Patricia Clarkson, Bruno Ganz, Cilliam Murphy, Emily Mortimer, Cherry Jones e girato in maniera cronologica chiedendo a tutti gli attori di essere presenti durante le due settimane di set perchè solo così era possibile trovare la giusta alchimia per un film che pura solo 71 minuti e ha un’intensità e un ritmo raro.

giovanna barreca