“L’insulto”: ecco il Libano contrapposto di Ziad Doueiri

Arriva al cinema 'L'Insulto', film premiato all'ultima Mostra del cinema di Venezia con la Coppa Volpi all'attore Kamel El Basha. La nostra intervista al regista libanese Ziad Doueiri
Intervista a Ziad Doueiri di Marilena Vinci

L insulto Un litigio nato da una banale divergenza porta in tribunale due uomini ma lo scontro diventerà sintomatico di  qualcosa di più profondo che lacera il Libano di oggi. E’ la trama in breve de L‘insulto di Ziad Doueiri, già regista di The Attack e assistente operatore di Quentin Tarantino in film come Pulp Fiction e Le Iene.

Presentato all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, dove Kamel El Basha ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, L’insulto ha come protagonisti Toni e Yasser. Il loro litigio si trasforma in un conflitto di proporzioni incredibili, diventando poco a poco un caso nazionale, un regolamento di conti tra culture e religioni diverse con colpi di scena inaspettati. Toni, infatti, è un libanese cristiano e Yasser un palestinese. Al processo, oltre agli avvocati e ai familiari, si schierano due fazioni opposte di un paese che riscopre in quell’occasione ferite mai curate e rivelazioni scioccanti, facendo riaffiorare così un passato che è sempre presente.
Nel cast, oltre al già citato Kamel El Basha, Abel Karam, Camille Salameh e Rita Hayek.

Candidato per il Libano agli Oscar 2018 come Miglior Film Straniero, L’insulto è al cinema dal 6 dicembre distribuito da Lucky Red.

Trailer L’insulto