Intervista a Michele Riondino, cerimoniere di Venezia 75

L'attore sarà il cerimoniere della 75° Mostra del cinema di Venezia. Lo abbiamo incontrato nelle ora che precedono il prestigioso evento. La nostra intervista
Intervista a Michele Riondino, di Marilena Vinci

Michele RiondinoLido di Venezia, 28 agosto 2018 – Dopo aver sdoganato lo scorso anno un volto maschile(quello di Alessandro Borghi) come cerimoniere, la Mostra d’arte cinematografica di Venezia ci riprova affidando il ruolo a Michele Riondino, e non ad una tradizionale madrina. L’attore pugliese che ha nel suo curriculum cinema, teatro e tv (per il grande pubblico è Il giovane Montalbano), è stato diretto da registi come Martone (Noi credevamo e Il Giovane Favoloso), Bellocchio (Bella Addormentata), Taviani (Maraviglioso Boccaccio), Marco Risi (Fortapàsc), e Vicari (Il passato è una terra straniera) e in passato si è esposto su questioni sociali e politiche come la battaglia sull’Ilva di Taranto, città di cui è originario. Nel suo discorso ci sarà da aspettarsi qualcosa di impegnato su questi temi?

Michele Riondino aprirà la 75° Mostra di Venezia nella serata di mercoledì 29 agosto, sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura l’8 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali.

Nell’attesa Radio Cinema lo ha intervistato in occasione di questo prestigioso impegno.