Bookciak che rubano l’anima dei libri

Evento di pre-apertura delle Giornate degli autori alla Mostra del cinema di Venezia. Le nostre interviste alla presidente Lidia Ravera, al giurato Gianluca Arcopinto e a Maurizio Nichetti, direttore artistico del CSC di Milano.
Intervista a Lidia Ravera a cura di Giovanna Barreca
Intervista a Maurizio Nichetti a cura di Giovanna Barreca
Intervista a Gianluca Arcopinto a cura di Giovanna Barreca

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“I bookciak vincitori hanno il pregio di aver rubato l’anima del libro scelto, di essere poesie visive” afferma la Presidente di giuria Lidia Ravera alla settima edizione di Bookciak azione 2018 che ha inaugurato gli eventi della 75esima Mostra internazionale del cinema di Venezia e che si pregia di essere l’unico premio interamente dedicato all’incontro tra cinema e letteratura, diretto da Gabriella Gallozzi.

Come ogni anno vengono scelti alcuni testi di autori contemporanei e viene chiesto di realizzare un bookciak della durata massima di tre minuti che sappia raccontare lo spirito dell’opera, regali delle suggestioni legate ad essa, senza cadere nella facile trappola del trailer riassuntivo del libro. Ma quest’anno l’aria che si respira già in conferenza stampa e poi durante la serata di premiazione è di grande entusiasmo per la maggior qualità dei lavori ricevuti e dei premiati. Tra questi gli studenti del Centro sperimentale di cinematografia di Milano e le detenute del carcere di Rebibbia.
Lidia Ravera ai nostri microfoni plaude al premio soprattutto per i giovani che hanno una voglia evidente di raccontare: “Io penso che si tace troppo dopo l’infanzia e a vent’anni – quando finalmente ti danno la parola – urli”.

Maurizio Nichetti, al Lido in veste di direttore artistico del Centro sperimentale di cinematografia di Milano che lavora soprattutto su pubblicità e cinema d’impresa è felice che i suoi ragazzi si siano aggiudicati ben 4 premi. Il regista afferma ai nostri microfoni di aver letto del premio e aver capito che poteva trattarsi di un’ottima occasione per i suoi studenti che sono stati guidati in un percorso di creatività molto libero.

Vince il premio sezione Bookciak Rebibbia il corto collettivo Scarpe, ispitato Dal tuo terrazzo si vede casa mia di Elvis Malaj (finalista al Premio Strega) a cui hanno lavorato tredici delle allieve detenute.

A seguire riportiamo, come da comunicato stampa, tutti gli altri vincitori:
Tre menzioni speciali poi per: Come creta di e con Renata S. – Martina M. – MariaChiara E. – Julieta D. Laboratorio interdisciplinare dei docenti: Claudio Fioramanti, Lucia Lo Buono, Pietro Scarpulla, Cristiana Vignola. Liberamente ispirato a L’estate muore giovane di Mirko Sabatino (Nottetempo Edizioni).
La leggenda del migrante – Tradizione orale di e con MariaChiara E. – Zhura H. Laboratorio interdisciplinare dei docenti: Marisa Antonacci e Claudio Fioramanti. Liberamente ispirato a Io marinaro, la vita avventurosa di un migrante del mare di Mario Foderà (Edizioni LiberEtà).
U mari di e con Gabriella C. – Elena M. – Gabriela P. – Gloria T. Laboratorio interdisciplinare dei docenti: Claudio Fioramanti, Pietro Scarpulla, Antonella Schirò, Cristiana Vignola, Franco Crocco. Liberamente ispirato, anche in questo caso, a Io marinaro, la vita avventurosa di un migrante del mare.
Tra i vincitori anche i bookciak degli allievi del CSC sezione Lombardia – coordinati dalla docente e regista Alessandra Pescetta – che si sono aggiudicati gran parte del palmarès di questa edizione 2018.
Shqiperia ime, di Michele Stella, Antonio Conte e Camillo Sancisi, liberamente ispirato ai racconti albanesi di Elvis Malaj (Dal tuo terrazzo si vede casa mia, Racconti edizioni).
37mila carezze di Alessandro Luisi, Filippo Raineri, Ofelia Zanin, liberamente ispirato al romanzo di Mirko Sabatino, L’estate muore giovane (Nottetempo).
Jaula di Sofia Pensotti, Carolina Merati, Flavia Giulivi, Giulia Claudia Massacci, Matilda Balconi, liberamente ispirato al graphic novel di Daniel Cuello, Residenza Arcadia (Bao Publishing).
Per la II edizione della sezione Memory Ciak, realizzata in collaborazione con Spi-CGIL e LiberEtà, vince Sidera di Giuseppe Campo, Shira Herreman, Pietro Taronna, anche loro allievi del CSC sede Lombardia.
Una menzione speciale, infine, va a Dal tuo terrazzo si vede casa mia, di Giuseppe D’Angella e Igor Di Giampaolo (allievi della scuola IFA di Pescara), liberamente ispirato all’omonima raccolta di racconti di Elvis Malaj.

giovanna barreca