Gassmann, Giallini e Tognazzi nella Roma della banda della Magliana

Al cinema il nuovo film di Massimiliano Bruno, "Non ci resta che il crimine" una commedia tra action e fantasy in cui rivive la banda della Magliana. Le nostre interviste al cast e al regista
Intervista a Alessandro Gassmann e GianMarco Tognazzi, di Marilena Vinci
Intervista a Edoardo Leo e Ilenia Pastorelli, di Marilena Vinci
Intervista a Massimiliano Bruno e Nicola Guaglianone di Marilena Vinci

Non ci resta che il crimineRoma, 7 gennaio 2019 – Un salto nel passato tra la famigerata banda criminale della Magliana. Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare, Gli ultimi saranno ultimi) torna al cinema con Non ci resta che il crimine,  commedia d’azione con un tocco fantasy che catapulta tre amici di oggi nel 1982, anno in cui l’Italia vinse i mondiali di calcio, nella Roma criminale. Ad interpretare i tre protagonisti Alessandro Gassmann, Gianmarco Tognazzi e Marco Giallini. Accanto a loro Edoardo Leo, nei panni di Renatino De Pedis, e Ilenia Pastorelli in quelli della donna del boss.

Roma, 2018, tre amici di lungo corso, abituati ad arrangiarsi per vivere, decidono di organizzare un tour criminale di Roma alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana per fare qualche soldo. Abbigliati con abiti d’epoca sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Se non fosse che, per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati nel 1982 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con Renatino, capo della Banda che all’epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio. I tre amici vorrebbero infatti ritornare al futuro ma senza rinunciare alla ghiotta occasione di fare un po’ di soldi con le scommesse, dato che quei risultati sono ormai scolpiti nella memoria di uno di loro. Inizia così un’improbabile avventura criminale.

Scritto dallo stesso Bruno assieme allo sceneggiatore Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot, Indivisibili, La Befana vien di notte), il film omaggia fin dal titolo la commedia di Benigni e Troisi Non ci resta che piangere perché, dice il regista Massimiliano Bruno, come quella racchiude in sé una mescolanza di generi e suggestioni. “E’ Ritorno al futuro che incontra Romanzo Criminale, ma abbiamo pensato anche al nostro poliziesco, di qui alcune scelte stilistiche come zoom decisi sui volti dei malviventi, un cospicuo uso dello split-screen e un certo tipo di fotografia piuttosto cupa. Non manca un riferimento a I soliti idioti e, più in generale, alla grande commedia all’italiana”.

Non ci resta che il crimine è al cinema dal 10 gennaio distribuito da 01.

Trailer Non ci resta che il crimine