ZINGARETTI PER SUSO CECCHI D’AMICO

Il direttore di Siena conversa con la nipote Margherita in un lavoro sulla sceneggiatrice e i grandi del suo tempo da Visconti, a Nino Rota.

Un treno che portava da Roma a Castiglionello apre il documentario che con alcune ritrosie il direttore artistico del festival Hai visto mai? porta alla visione del pubblico nel secondo giorno di programmazione: “Era in grado di raccontare non solo il cinema ma tutto l’humus di un periodo; attraverso le sue parole capiamo cosa abbiamo perso in un certo modo di pensare e di agire”. Prodotto da Rai Cinema e Parus film, utilizzando immagini di repertorio e le diverse interviste che la nipote fece alla nonna, entriamo nella vita densa di una donna straordinaria. Nei rapporti che ebbe con Luchino Visconti col quale scrisse quasi tutti i film “perché sapevo tranquillizzarlo” ricordando come Rocco e i suoi fratelli nacque solo dalle loro menti tra le mura di quella casa di villeggiatura. Flaiano: “L’uomo più divertente e vivace che io abbia mai conosciuto, ma tanto triste e malinconico nell’animo”. E ancora l’amica Anna Magnani, il De Sica regista e attore “con il quale si andava nei posti e si conosceva gente” (Di Suso la creazione della tragica scena finale di Ladri di biciclette), fino al ricordo di Nino Rota: “Il più straordinario, l’unico extraterrestre che io abbia mai conosciuto” in grado di co-firmare le musiche de Il padrino di Francis Ford Coppola e che trovò con Federico Fellini un sodalizio perfetto. E poi la nipote e l’occhio attento di Zingaretti indagano e fermano la malinconia negli occhi della donna che afferma: “Le nuove generazioni sono vittime del denaro e nei loro cuori è entrata l’indifferenza, la polvere nelle case”.