Venezia alza il sipario

30/08/11 - Tra Polanski, Cronenberg e Clooney, sbucano gli italiani che aspirano al Leone d'Oro: Comencini, Crialese e l'esordiente Gipi.

Partirà mercoledì 31 agosto, ma già dal giorno prima il Lido di Venezia scalpita per aprire la 68/a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Marco Müller, direttore della mostra, e Paolo Baratta, presidente della Biennale, hanno organizzato una manifestazione ricchissima di titoli e puntato molto sul riassetto organizzativo e logistico della rassegna veneziana: dopo il blocco dei lavori del nuovo palazzo del cinema a causa della presenza di amianto, si preannuncia una gestione più razionale e funzionale, e soprattutto giornalisti e pubblico si godranno il restauro della sala grande e della passerella del palazzo del cinema.

Il direttore Müller, all’ultimo anno di mandato ma in previsione un rinnovo decennale, ha rinvigorito la selezione ufficiale con i nuovi linguaggi del documentario, del cortometraggio e soprattutto della videoarte, mostrandosi sereno per quanto riguarda il futuro della Mostra anche rispetto alla concorrenza di Toronto e altri festival.

La selezione ufficiale, come detto, sarà ricca e più densa degli ultimi anni, in linea con le ambizioni di rilancio mondiale: per la prima volta nella storia della Mostra dal dopoguerra a oggi tutti i lungometraggi del concorso, ben 22 film, sono in anteprima mondiale. A cui si aggiungono i 24 lungometraggi di Orizzonti e le 19 pellicole del Fuori concorso, anch’essi tutti in prima internazionale per un totale di 65 super anteprime. Ad aprire la kermesse Le Idi di marzo di George Clooney, avanguardia di una selezione americana di ben 12 film (5 in concorso) tra cui spiccano 4:44 Last Day on Earth di Abel Ferrara, Killer Joe di William Friedkin, Wilde Salome (fuori concorso) di Al Pacino e Contagion (fuori concorso) di Steven Soderbergh. Tre gli italiani in concorso: Quando la notte di Cristina Comencini, Terraferma di Emanuele Crialese e L’ultimo terrestre di GiPi (opera prima del fumettista Gian Alfonso Pacinotti).

Ma sono molti i grandi nomi previsti in Laguna e al Lido fino al 10 settembre: George Clooney, ovviamente, ma anche Madonna col suo nuovo film da regista Edward e Wallis: il mio regno per una donna, Kate Winslet – la signora del festival con tre film selezionati (Carnage di Polanski in concorso, Contagion fuori e la miniserie Mildred Pierce) – la coppia Cassel-Bellucci per Un étè brulant, e molti da Gwyneth Paltrow a Matt Damon fino a Keira Knightley, e molti altri. Purtroppo mancherà la più grande star italiana, ossia Vasco Rossi col documentario Questa storia qua, bloccato per una frattura alla costola; ma non mancheranno le celebrità di casa nostra, come Lina Wertmuller, a cui è dedicata una festa di pre-apertura, Virna Lisi, celebrata dal premio Bianchi, oltre a molte feste esclusive.

Una selezione davvero eterogenea e appassionante per i cinefili che si preparano a vivere undici giorni di (si spera) grande cinema, tra fantascienza, thriller, fumetti e arti marziali mescolati al cinema d’autore: da non perdere le sezioni collaterali come Orizzonti, con nomi come Jonathan Demme, Pippo Delbono e Pietro Marcello, la Settimana della critica, che ospita scoperte come Là-bas e Missione di pace e le Giornate degli autori, aperte dall’atteso Ruggine di Gaglianone e arricchite da Io sono Li e il documentario fiume di Gianni Minà, Cuba nell’epoca di Obama. Buona visione.

EMANUELE RAUCO