Sokurov doma il Leone

12/09/11 - Il leone d’oro della Mostra del Cinema al Faust di Sokurov, con Crialese Premio della giuria. Michael Fassbender miglior attore.

Dal nostro inviato EMANUELE RAUCO

La 68/a Mostra del Cinema di Venezia si chiude con l’assegnazione edl Leone d’oro a un film che fin dalla prima proiezione ha fatto gridare al capolavoro: Faust di Aleksandr Sokurov, un’illuminante trasposizione dell’opera di Goethe in cui la preziosissima ricerca estetica e artistica diventa una possente riflessione sul desiderio. Uno dei rari casi in cui il film più bello – o più acclamato – vince la Mostra, ma il suo regista, parlando alla stampa si è tolto un sassolino: “Sono felice, ma sono anche confuso qui a Venezia, perché penso che in questi contesti i concorsi siano superflui, dovrebbero essere delle vere mostre d’arte cinematografica, non la fiera della vanità”, ha detto il regista sottolineando più volte il bisogno che gli stati supportino la cultura e il bisogno che gli spettatori hanno dei film.

Un riconoscimento importante arriva anche per l’Italia con Terraferma di Emanuele Crialese che vince all’unanimità il Premio della giuria, presieduta da Darren Aronofsky, raccontando una storia che non parla solo d’immigrazione: “E’ facile e storicizzato come tema, mentre la mia ambizione, spero riuscita, ha detto il regista – era quella di narrare il bisogno che l’uomo ha di viaggiare”. Parla sempre italiano quest’anno anche il Leone del futuro – premio Luigi de Laurentiis andato a Guido Lombardi per l’interessante La-bas, opera girata nel casertano e interpretata da africani che tentano di inserirsi nel tessuto sociale campano. A Lombardi vanno anche 100mila dollari messi in palio dalla famiglia De Laurentiis con cui il regista potrà sviluppare il suo prossimo lavoro. Ultimo italiano a vincere il premio era stato Gianni Di Gregorio con Pranzo di ferragosto.

Tra gli attori meritatamente premiati con la Coppi Volpi Michael Fassbender per Shame, uno dei film più belli del concorso, e Deanie Yip per A Simple Life, pellicola con la quale la Yip ha sconfitto un’agguerrita concorrenza capitanata dalla Kate Winslet di Carnage. Il premio Mastroianni per gli attori emergenti va alla coppia di protagonisti del giapponese Himizu e sempre a Oriente resta il leone d’argento per la regia, vinto da Cai Shangjun per People Mountain People Sea, film a sorpresa di questa edizione. Le due Oselle invece vanno a Yorgos Lanthimos per la sceneggiatura di Alpis e a Robbie Ryan per la fotografia di Wuthering Heights. Ma a destare perplessità sono i nomi degli esclusi, dei grandi film e registi rimasti fuori dal palmares contro ogni previsione: William Friedkin per lo strepitoso Killer Joe e Carnage di Polanski, film amato all’unanimità da critica e pubblico del Lido. Ma anche lasciare senza premi Le idi di marzo di Clooney smentisce non solo le voci che lo volevano tornato al Lido per ritirare un premio, ma anche le indiscrezioni trapelate su un presunta prenotazione dell’attore al Cipriani. Ma sono pettegolezzi, voci che ogni giorno prima di una premiazione si rincorrono per alimentare piccoli fuochi subito spenti. E che in un modo o nell’altro sono il cuore degli ultimi giorni della Mostra di Venezia.