Nuovi media a Roma

28/10/11 - Al festival l'incontro organizzato dalla FERPI su cinema, comunicazione e nuove tecnologie: tra i relatori Laura Delli Colli e Massimo Proietti.

Dal nostro inviato EMANUELE RAUCO

Ascolta le interviste di RADIOCINEMA a:

  • Elisa Greco, Consigliere Nazionale Ferpi
  • Laura Delli Colli, presidente SNGCI
  • Massimo Proietti, direttore marketing Universal
  • Come ogni anno, il festival del film di Roma ha ospitato il convegno organizzato dalla FERPI, la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana presieduta da Patrizia Rutigliano, dal titolo La comunicazione cinematografica, con l’obiettivo di riflettere sul ruolo della comunicazione giornalistica o industriale del prodotto film e del cinema, soprattutto confrontandosi sui nuovi media e sulle potenzialità offerte da social network come Twitter o Facebook.
    Introdotto dal consigliere nazionale FERPI Elisa Greco e moderato dalla docente Simonetta Pattuglia, l’incontro ha cercato di sondare il fenomeno del web e della comunicazione on line da tutti i punti di vista e lungo vari percorsi produttivi, dal cinema alla tv passando per musica e giornalismo, concentrandosi sulla difficoltà del cinema e in particolar modo del prodotto filmico di agganciare i nuovi media: tra i relatori l’avvocato Michele Lo Foco, consigliere d’amministrazione della fondazione Cinema per Roma, ha evidenziato come rispetto agli anni d’oro del cinema italiano, c’è sempre più una difficoltà dei produttori di organizzare e gestire autonomamente la promozione del film, citando come eccezione il caso di De Laurentiis e dei suoi cine-panettoni; mentre Massimo Proietti, direttore marketing Universal, ha citato Mario Cecchi Gori e il suo essere giovane dentro, al passo con la tecnologia, sottolineando come nell’uso di Facebook i film siano spesso in difficoltà rispetto all’utilizzo che ne fanno gli attori, come Vin Diesel o Rihanna, e rivelando come il marketing dei futuri prodotti della major andranno proprio in questa direzione.

    Particolarmente interessante l’intervento di Paolo Protti, presidente dell’AGIS, che ha esortato gli operatori del settore, esercenti in primis, a cercare il pubblico “che non c’è”, mentre si fidelizza quello che c’è e che, invecchiando, appare ancora disponibile al cartaceo, in parziale opposizione alla rivoluzione on line del segmento giovanile. Proprio su questa presunta contrapposizione ha giocato Laura Delli Colli, presidentessa del SNGCI, che ha lanciato provocazioni tanto sul ruolo della stampa web, sulle nuove frontiere e caratteristiche del giornalismo internet, rispetto al giornalismo ingessato (facendo una contrapposizione tra il vecchio PCI e le correnti interne), e anche sui meccanismi tra giornalismo e pubblicità, che spesso deviano o falsano l’informazione e la critica cinematografica. E’ venuto fuori il quadro di un’industria cinematografica – e a ruota, se non di più, musicale, come racconta Enzo Mazza, presidente FIMI – in netto ritardo rispetto alla comunicazione contemporanea, sia come modi di fruizione legale o illegale sia nel suo aspetto informativo e promozionale, e bisognoso di capire che non esiste più un pubblico solo, ma vari pubblici, così come varie sono le piattaforme da cui comunicare e le spendibilità delle informazioni sui diversi media. Informazioni preziosissime, se ben elaborate dall’industria, per permettere al cinema italiano di rinnovarsi e di espandersi anche fuori confine, cancellando il problema della sua provincialità, sollevato in primis dal produttore Fulvio Lucisano, uno dei relatori più appassionati.