Disney, un 2012 di tradizione

30/11/11 - I classici dell’animazione incontrano la spettacolarità del blockbuster in 3D e le emozioni del cinema d’autore per un listino ricco di sorprese.

Dalla nostra inviata CATERINA GANGEMI

Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA al Direttore Divisione Cinema Disney:

  • Stefano Bethlen
  • Più che una convention, un vero e proprio show, quello proposto da Disney in occasione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento. Introdotta da un miniconcerto di musica celtica, tra arcieri e scenografie rocciose in omaggio alle Highlands scozzesi di Brave – titolo di punta della major – la presentazione del listino si è rivelata l’occasione per un assaggio dell’intrattenimento che ci aspetta per le prossime stagioni. Tre le linee guida dell’offerta, definite dall’Head of Theatrical Distribution per l’Italia Stefano Bethlen: animazione, blockbuster e cinema d’autore. A cominciare, appunto, dall’impavida principessa Merida protagonista di Brave, ultimo e attesissimo lavoro di animazione Pixar che suggella i primi 25 anni di attività della casa di John Lasseter, per arrivare al ritorno in sala, ma stavolta in 3D, di Alla ricerca di Nemo, che aprirà la strada alla riproposizione di altri classici Disney. Ma ci sarà anche Tim Burton, che con Frankenweenie ritorna alle atmosfere sinistre e alla stop-motion del suo cult La sposa cadavere, e come dimenticare i beniamini del pubblico dei trentenni, i Muppets, che tornano al cinema con una nuova esilarante avventura.

    Il meglio delle risorse hollywoodiane più spettacolari e pirotecniche trova invece la sua espressione in titoli del calibro di The Avengers – primo frutto del sodalizio con la Marvel – la sua squadra di supereroi vendicatori, e le titaniche imprese dell’aitante John Carter nell’omonimo film live action basato sul romanzo di Edgar Rice Burroughs. Ultimi ma non meno importanti, considerato l’odor di nomination agli Oscar che ne accompagna l’uscita, War Horse di Steven Spielberg, emozionante storia di amicizia tra un ragazzo e il suo cavallo sullo sfondo della Prima Guerra mondiale, e The Help, reduce dall’exploit al box office statunitense, che tra lacrime e risate racconta il riscatto sociale di un gruppo di donne straordinarie nell’America del Sud degli anni ’60.