I Muppet

26/01/12 - Gli indimenticabili pupazzi colorati tornano a cantare e divertire nel film di James Bobin, con qualche ingenuità, ma tanta nostalgica allegria.

Chi non conserva tra i suoi ricordi almeno un Muppet? La rana Kermit, la maialina Miss Piggy o magari il rockettaro Animal? Sono solo dei pupazzi parlanti, ma proprio per la loro semplicità e immediatezza possono contare su una doppia forza, quella della nostalgia per l’infanzia di chi li ha conosciuti da piccolo e della tenera simpatia che probabilmente riuscirà a farli amare anche dalle nuove generazioni. Per questo, facendo un film sui Muppet si gioca sul facile e fin troppo sul sicuro, rischiando di appoggiarsi in maniera eccessiva sulla fama dei pupazzi e sulla voglia di abbracciarli che riescono intrinsecamente a suscitare grazie alle tenere fattezze di feltro e peluche. Ed è questa la trappola maggiore in cui cade il nuovo lungometraggio diretto da James Bobin, nostalgico sin nel midollo, con una trama che vede addirittura gli allegri pupazzi intenti a rimettere su la vecchia banda per salvare il loro storico teatro, minacciato da un petroliere senza scrupoli. L’intuizione sarebbe anche divertente, alla Blues Brothers, salvo perdersi in troppi rivoli gratuiti non sempre riuscitissimi, come gli spezzoni da musical interpretati dagli attori umani e girati senza alcun senso dello spettacolo, come in uno spot pubblicitario.

Il povero Jason Segel (anche co-sceneggiatore), in particolare, infila una serie di primi piani davvero impietosi, ma si salva per la sua intensa, e divertente performance nella canzone “Sono un uomo o un Muppet”? Amy Adams, che passa con tranquillità dal ruolo di candida fanciulla a personaggi duri e molto meno eleganti come quello in The Fighter, non sembra invece avere troppi problemi a districarsi tra pupazzi canterini e assoli potenzialmente imbarazzanti. Qualche smorfia di meno e sarebbe stata promossa a unica attrice che nel nuovo millennio può ancora sostenere un film Disney risultando credibile. Per il resto, lo spettacolo messo in piedi dai Muppet nel corso del film riesce davvero a rievocare lo spirito dello show, con punte davvero esilaranti come la versione a cappella di Smells Like Teen Spirit eseguita dal Muppet Barbershop Quartet. Da non perdere il corto iniziale con i personaggi sempre stupendi di Toy Story. Stavolta il protagonista è Buzz, che rimane bloccato per sbaglio in un gruppo di sostegno per giocattoli abbandonati nei fast food.

LAURA CROCE

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