Mentre la nostra penisola è uniformata da una spessa coltre di neve, anche gli spettatori non sono da meno e continuano a scegliere in massa l’eterna e ridanciana lotta tra nord e sud incarnata da Bisio e Siani in Benvenuti al Nord. Il film incassa nel weekend, complice il maltempo, altri € 2,3 milioni di euro, raggiungendo un totale che supera i 24 milioni. Nulla hanno potuto le 11 candidature all’Oscar, né la firma del maestro Martin Scorsese, né tantomeno il 3D, verso il quale vi è oramai una diffusa diffidenza, contro l’agguerrita banda di Miniero: Hugo Cabret si piazza infatti al secondo posto con soli 1,7 milioni di euro. Resiste in terza posizione l’agente Ethan Hunt di Mission: Impossible – Protocollo fantasma con 1,3 milioni. Mentre quarto è Millennium – Uomini che odiano le donne, che sfiora il milione di euro. Ed è forse questo il dato più significativo del box office di questo weekend, non era affatto scontata infatti la risposta del pubblico al remake, seppur firmato da Fincher, di un blockbuster che risale a soli 3 anni fa. Merito di questo risultato è senz’altro da attribuirsi alla forza dei personaggi: Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander, oramai molto amati soprattutto dai più giovani e stavolta incarnati da Daniel Craig e Rooney Mara. A.C.A.B. – All Cops are Bastards di Stefano Sollima dimezza l’incasso rispetto alla scosa settimana, ma supera la soglia dei 2 milioni, seguito a distanza da The Iron Lady (515.762 gli euro incassati nel weekend per un totale € 1.573.624). Soltanto settima la new entry I Muppet (€ 149.348), ma data la scarsa promozione realizzata dalla Disney, non c’è da stupirsi, evidentemente la major dei prodotti per l’infanzia non ha riposto molta fiducia nei deliziosi e nostalgici pupazzi nati alla fine degli anni ’70 dalla fantasia di Jim Henson. Chiudono la topo ten: Immaturi – Il viaggio (€ 141.336), Alvin Superstar 3 – si salvi chi può (€ 112.877), Underworld – il risveglio (€ 112.877). Considerato che molti cinema nel weekend hanno rinunciato al secondo spettacolo serale a causa della neve, la flessione negli incassi è stata debole, segno che il tepore della sala cinematografica è ancora in grado di rappresentare un’attrattiva non indifferente.
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